Valentino Rossi ha annunciato, nel giro di qualche secondo, l’uscita del suo libro e, a seguire, l’arrivo di una serie TV sulla sua storia. È un’intervista relativamente breve a Michele Wad Caporosso su Radio Deejay, la trovate di seguito. Siamo a metà conversazione quando Wad gli fa la domanda perfetta: “Forse una cosa che non hanno fatto è una serie TV o un film sulla tua vita: cosa - cazzo - stiamo - aspettando?”. Valentino ride e risponde subito: “Ci siamo, siamo messi bene. Bello, bello. Stiamo facendo il libro adesso e quando avremo finito il libro saremo pronti per la serie. Non con gli attori, un documentario. Per il film con gli attori non so. Potrebbe farlo Brad Pitt, perché ha fatto il pilota di Formula 1 nonostante non sia più giovanissimo. A me… per me andrebbe bene Brad Pitt. Ci assomigliamo! (ride, ndr)”.
Cose così sono rare per Valentino Rossi, che in trent’anni di carriera ha sempre cercato di sottrarsi a impegni troppo pressanti che non avessero a che fare con le corse. È, come i pochissimi della sua specie, uno che si annoia in fretta e che con un certo genere di cose vuole averci a che fare il meno possibile. Eppure il momento è giusto e le storie sono moltissime, sia da leggere che da vedere.
A stringere però c’è solo una costante per capire Valentino Rossi, quello che è stato oltre i numeri e tutto il resto. Valentino ha sempre fatto come gli pareva e ha funzionato per questo. Voleva una tuta più colorata e voleva assomigliare ai piloti giapponesi. Voleva tenere il suo numero di gara. Voleva vincere giocando, senza lavorare. Voleva, soprattutto, dire le cose come le aveva pensate, tirando fuori un dito medio - a volte letteralmente - verso chi gli si metteva contro. Ci è riuscito.
Da un libro di Valentino Rossi o da una serie TV sulla sua vita vorremmo vorremmo questo, il racconto di tutte le volte che ha scelto di non accontentarsi e di quando, invece, ha dovuto farlo. Ne verrebbe fuori l’artista che è stato e che è anche adesso, mentre 46 tra i piloti più forti al mondo sono diretti a Tavullia per la 100 Km dei Campioni. Organizzata e portata avanti così, per il gusto di farlo.