Sì, abiteranno in Italia. A Bologna in particolare. La città universitaria per antonomasia, capoluogo della regione delle corse, della Motor Valley, degli artigiani. Alcuni dicono, pure, che sia la cucina regionale migliore d’Italia. I Vasseur si trasferiranno nella Dotta. Dopo un 2022 zoppicante l’arrivo di Vasseur al Cavallino avrebbe dovuto cambiare le cose per la stagione in corso, ma l’ottimismo ha lasciato spazio ai fatti, che spesso di travolgono come un tram… o meglio, come l’auto di Verstappen. Intanto il team principal arrivato dall’Alfa Romeo si è portato dietro la famiglia, segno di dedizione. La Ferrari è la sua nuova sfida e nonostante i risultati deludenti della SF-23, Vasseur vuole concentrarsi. Non parla ancora l’italiano, è vero: “Non ho tempo per le lezioni, entro in ufficio la mattina presto ed esco la sera tardi”. Ma è qui per restare, almeno per un po’.
Come ha sostenuto John Elkann alla fine del GP d’Austria, quello che conta è “vedere che la Ferrari progredisce”. E sarà in questa direzione che si muoverà, con o senza parlare la lingua. La scelta di trasferirsi con la famiglia sarà funzionale ai progetti futuri, che lo vedranno se possibile persino più impegnato che ora per portare al successo il Cavallino. “Abbiamo preso casa a Bologna, i miei figli studieranno in Italia”. Per far vincere la Rossa, Vasseur vivrà nella città più rossa d’Italia, insieme ai quattro figli e a sua moglie, con la quale ha un rapporto di cui spesso si è vantato (“Credo di essere l’unico nel paddock. Non ad avere quattro figli, ma ad averli avuti dalla stessa moglie”).