Si era iscritto al Rally Sandalion, in Sardegna, quasi per gioco, perché non riesce a stare fermo dopo la fine del mondiale di MotoGP e perché voleva cimentarsi non tanto con il fuoristrada, ma con le roadmap e l’orientamento. E Danilo Petrucci ce l’aveva pure fatta al primo colpo, vincendo la prima prova speciale del motorally che sta andando in scena in questi giorni sull’isola italiana. Ma non ha avuto neanche il tempo di gioire. Perché prima dell’inizio della seconda prova, sulla festa fuoristradistica è piombata la più tragica delle notizie: una pilota di soli diciotto anni ha perso la vita durante un trasferimento.
“Giorno triste – ha scritto Petrucci sul suo profilo Instagram - Ho vinto al debutto la mia prima Speciale di Rally ma i risultati sono niente rispetto alla grande perdita di oggi. Ciao Sara”. E’ così che il pilota ternano ha voluto salutare Sara Lenzi. Toscana di Piombino, se ne è andata a soli diciotto anni, mentre era a bordo della sua Beta, in discesa, in un tratto piuttosto ripido e stretto. Si è trovata davanti un grosso SUV e ha perso il controllo della moto, finendo disarcionata e battendo violentemente il capo contro un montante dell’auto. Era seconda nella classifica femminile della competizione sportiva, ma quando è accaduto l’incidente non era in gara. Quindi la velocità era tutt’altro che elevata.
Quando i soccorsi sono giunti sul posto, per la ragazza, speranza dell’enduro italiano, non c’era già più nulla da fare. La competizione, chiaramente, è stata sospesa e riprenderà solo nella giornata dell’8 dicembre, con gli speciali di lunedì 7 che sono stati giustamente annullati. In serata la Federazione Motociclistica Italiana ha emanato una nota a firma del presidente, Giovanni Copioli: “Sono molto vicino alla famiglia di Sara, la cui perdita rappresenta un momento di profondo dolore per tutti noi che viviamo il motociclismo con grande passione. Ai genitori, ai cari e agli amici di Sara vanno le mie più sentite condoglianze e di tutta la FMI”.