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Who’s number one? Pecco Bagnaia a Sepang ci ha dimostrato ancora una volta chi è l’uomo da battere

  • di Paolo Covassi Paolo Covassi

8 febbraio 2024

Who’s number one? Pecco Bagnaia a Sepang ci ha dimostrato ancora una volta chi è l’uomo da battere
Pecco Bagnaia scende in pista con la Ducati Desmosedici GP24 ai test di Sepang e, al terzo giorno, ridefinisce il concetto di "giro veloce", per poi aggiungere "ma siamo all’80%”. Si poteva mandare un messaggio più chiaro a Jorge Martín, Marc Márquez e tutti gli altri? Probabilmente no

di Paolo Covassi Paolo Covassi

Che Ducati fosse la moto da battere e che Pecco Bagnaia fosse il primo tra i pretendenti al titolo 2024 era quasi scontato, ma vederlo firmare il miglior tempo fermando il cronometro a 1:56.682 (cioè quasi un secondo, per l'esattezza 0,809 secondi sotto al record della pista) ci costringe ad andare alla ricerca di nuovi superlativi. E meno male che l'obiettivo di questi test era sviluppare la moto 2024. Le cose, oltretutto, erano iniziate maluccio, con una scivolata sulla pista umida, ma poi Pecco ha prima preso confidenza con la moto 2023, quindi ha cominciato a testare le novità 2024, a cominciare da un nuovo motore, quindi setup diversi e altri aggiornamenti, una nuova carena e un nuovo scarico. Tante novità che pare siano state apprezzate da entrambi i piloti Ducati del Lenovo team. Per finire, il tempo mostruoso di oggi e la soddisfazione per Ducati di avere piazzato 4 moto nelle prime quattro posizioni (Bagnaia, Martin, Bastianini, Alex Marquez) lasciando solo il quinto tempo ad Aleix Espargaro su Aprilia, mentre sesto chiude Marc Marquez seguito da un'altra Ducati, quella di Fabio di Giannantonio. Pedro Acosta si ferma "solo" all'ottava posizione mettendosi dietro i ben più esperti Brad Binder su Honda e la Yanaha di Fabio Quartararo.

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Alla fine, il numero 1 sulla carena di Pecco Bagnaia si è fatto sentire e il pilota non ha nascosto la sua soddisfazione: “Mi sento davvero a mio agio con la mia moto. Il tempo fatto nel mio primo time attack della stagione è stato fantastico, ma siamo ad un test e le condizioni oggi erano perfette. L’unica cosa della quale non sono completamente soddisfatto è stata la simulazione di gara sprint di questa mattina: ho avuto un piccolo problema che mi ha rallentato, ma ormai avevo iniziato e non ho voluto rientrare al box e continuare fino alla fine. In ogni caso, abbiamo dimostrato di conoscere il potenziale di questa moto. Siamo migliorati molto in solo tre giorni. Non siamo ancora arrivati al 100%, ma non ci manca molto. Direi che siamo all’80%. In Qatar proveremo diverse mappe, ma il programma sarà più o meno lo stesso di Sepang”.

Può dirsi soddisfatto anche il ritrovato Enea Bastianini, che dopo aver raggiunto la vetta della classifica dei tempi di ieri è stato uno dei 4 piloti in grado di scendere oggi sotto la soglia dell'1.57: “Sono soddisfatto di questi tre giorni di test, il bilancio è positivo e siamo partiti col piede giusto già dal primo giorno. Oggi siamo riusciti ad essere veloci anche nel time attack e segnare un tempo in 1:56, cosa che prima di arrivare qui non avrei mai pensato di riuscire a fare. Rispetto all’anno scorso sono migliorato sul giro secco e questo per me era importante. Questa mattina abbiamo fatto una simulazione di gara sprint: il ritmo è stato buono anche se ho avvertito delle vibrazioni al posteriore. Da questi tre giorni abbiamo avuto riscontri positivi, ma ora sarà importante riprovare tutto in Qatar per capire come si comporta la moto in condizioni diverse e avere altri dati da confrontare. In generale il pacchetto è già ad un buon livello”.

In attesa di vedere nuovamente in azioni i piloti a Losail il 19 e 20 febbraio possiamo tornare con maggiore certezza ancora alla nostra affermazione iniziale: Bagnaia e Desmosedici sono i nemici da battere anche nel 2024, e stargli dietro non sarà facile per nessuno.

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