Il rientro di Marc Marquez è stato senz’altro memorabile, perché quel primo giro ad Aragon ha cambiato il mondiale. Purtroppo per Jorge Viegas (il presidente FIM, che ha un debole per le partenze) le gare non sono tutte così, anzi. Marc è scattato fortissimo, da 13° in griglia a 5° in una manciata di metri, per poi perdere il posteriore - forse a causa di una gomma ancora fredda - e farsi tamponare da Fabio Quartararo alla curva tre. Poi Marquez ha continuato a guidare finché, attivando l’abbassatore, la sua moto ha stritolato un pezzo del cupolino di Quartararo rimasto incastrato nella sua Honda. Una dinamica che il diretto interessato ha voluto spiegare più volte in diretta per far sapere che no, non aveva puntato Nakagami (la seconda caduta provocata da Marc in tre curve) e che la manovra era da imputare a quel pezzo della Yamaha M1 rimasto incastrato nella sua moto, aggiungendo che Fabio Quartararo è andato giù perché era troppo vicino (“ma è giusto così, era il primo giro”).
Parole che non sono piaciute a Johann Zarco, che durante le interviste dopo la gara (chiusa in 8° posizione dopo una partenza dalla 5° casella in griglia) non ha fatto sconti all’8 volte campione del mondo: “Marc in curva 3 è rimasto sulla sua traiettoria a destra per prepararsi alla curva a sinistra. La caduta è stata molto violenta, ho dovuto rallentare per evitare di prendere Fabio e ho visto subito pezzi della sua carena finire sulla moto di Marc, tanto che ho perso il posteriore e Martín mi ha superato. Ho visto anche l’incidente di Nakagami, anche lui ha rischiato di essere investito da diversi piloti. Marquez ha esagerato. Mi piace il suo stile, anche giovedì gli ho detto che è uno dei migliori, ma manovre così in gara sono esagerate: è stato un primo giro folle da parte sua”.
Secondo Johann quindi non è stato esclusivamente il cupolino di Quartararo a causare il secondo incidente, anzi: “È il suo modo per trovare una giustificazione all’incidente senza prendersi tutta la colpa. Quel pezzo di carena avrà avuto un ruolo, ma io ho visto quando ha perso il posteriore: ha continuato a spingere come fa lui rischiando ancora di più. Però certo, questa è la mia parola contro la sua e lui è più forte di me, quindi quello che dice lui è più importante”.