Montemagno? “È lui il vero motivo della confusione che le persone fanno tra comunicazione e strategie marketing per fare soldi”; o, ancora, “che tu abbia competenze affini al marketing, è assurdo”, seguito da “fai solo del male a chi lavora nell’online marketing”. Sono solo alcune delle centinaia di stoccate prodotte da Big Luca - nota figura del digital marketing in Italia ed ex allievo di Alfio Bardolla - all'indirizzo di Marco Montemagno, quello che vi compare quasi ogni giorno su tutti i social esistenti per darvi consigli sull’universo internet in generale, e indirizzi per procedere a sostanziali percorsi di auto-aiuto. In un video fiume – oltre 40 minuti – Big Luca attacca in primis l’iper-genericità e la semplificazione prodotta nei video di Montemagno, che spesso sembra associare le pratiche di buona comunicazione sul web alle vendite e quindi alla monetizzazione, come se le cose fossero collegate e non parte di due discipline sostanzialmente diverse.
Diamo solo una rapida occhiata alle due figure al centro dello scontro. Big Luca – che in realtà si chiama Luca De Stefani, vive ormai da tempo a Dubai e dichiara di guadagnare cifre che superano abbondantemente il milione di dollari l’anno – si autodefinisce in molti modi, tra i quali spiccano il più milionario di Dubai, il Papi, l’online marketer numero 1 e via dicendo. Dall’altra parte abbiamo invece Marco Montemagno, che è partito da rubriche a tema tech su Sky per poi arrivare a diffondere video di self-help e idee sparse sull’universo del web; fino a diventare “imprenditore di se stesso”, anche in questo caso etichetta rigorosamente auto-assegnata.
Malgrado risultino poche le differenze tra due figure simili, che in molti casi ci troviamo quotidianamente a ridurre, skippare e chiudere in ogni modo nelle loro comparizioni non richieste sulla timeline, bisogna ammettere che si tratta di ruoli del tutto differenti. Ed è qui che si torna al punto contenuto nel video di Big Luca, impegnato ad attaccare la “totale avversione alla vendita” di Montemagno; che però, incastrato in una comunicazione massiva e confusamente focalizzata su una ‘volontà di emergere e fare profitto’, rischia di creare grossa confusione:
“Il marketing online non significa comunicazione online. Il marketing non è iscritti, link e interazioni. Il marketing è: come diavolo faccio a fare soldi! Tu, Monty, non vendi prodotti e servizi…”, attacca.
Big Luca che prova a quantificare le sue dichiarazioni, cercando in sostanza di chiarire come i numeri social – che siano follower, condivisioni, like o commenti – non si traducono in soldi, etichettando poi il video come la “volontà di elargire una mini-consulenza a Marco Montemagno per aiutarlo ad ottenere il massimo dal suo mastodontico seguito”; perché – ribadisce infine – idee e progetti non si traducono in guadagni reali.
Conclusione: chi ha ragione? Sul piano delle discipline nessun dubbio: se pure vogliamo definire invasiva, prepotente, non richiesta e a tratti sgraziata la mission di Big Luca, si può comunque individuare un messaggio distinto, chiaro, univoco: ti spiego come fare soldi. Per contro, Montemagno non si capisce bene di cosa si occupi, né di cosa parli, né cosa ti stia consigliando; e spesso ricorda tanto quei santoni statunitensi del cosiddetto self-branding, che inquadrano le loro guide comunicative come utili per tutto, anche per trovare una fidanzata.
Sul piano dei soggetti, invece, pochi dubbi: nessuno dei due. Se c’è una tendenza pericolosa diffusa e istituzionalizzata dal web 2.0 è l’autodefinizione di se stessi; qualora vi trovaste di fronte a una simile pratica, l’opzione è una sola: fate attenzione!