Da quanto tempo sentiamo parlare di realtà virtuale? Davvero un botto. Pensate che Nintendo, nel lontanissimo 1985, ha lanciato sul mercato un visore che consentiva di utilizzare i propri videogame in ambiente virtuale. Si chiamava Virtual Boy, costava 180 dollari e non se lo filò nessuno. Esattamente come successo per le videochiamate, un'intuizione apparentemente geniale ha fatto (e, in parte, sta facendo tuttora) davvero fatica a trovare un reale campo d'applicazione. Perché le videochiamate diventassero davvero popolari, infatti, c'è stato bisogno che le distanze - in senso lato - si accorciassero improvvisamente, grazie alla globalizzazione e ai voli low cost, e che divenisse estremamente comune l'esigenza di mantenere in vita tutta una serie di rapporti a distanza, resi d'un tratto più vicini dalla nascita dei social e dalla diffusione degli smartphone.
Nel mezzo di un percorso analogo sembra essere la tecnologia VR, solo da qualche anno alimentata da una nuova linfa, grazie alla nascita di realtà come Oculus e agli ingenti investimenti fatti da player come Sony, Samsung e Facebook. Cosa ha innescato questa nuova accelerazione? Tra gli altri, due elementi sopra ogni altro: la nascita delle action cam a 360 gradi e... il porno. Quanto alle prime, la possibilità di filmare le proprie avventure a tutto tondo, mettendo gli osservatori nella condizione di muoversi negli ambienti ritratti spostando lo smartphone o, appunto, utilizzando un visore VR, ha reso evidente un nuovo ambito di applicazione di questa tecnologia. YouTube si è improvvisamente popolata di contenuti di questo tipo e la stessa Facebook ha cominciato a darvi grande risalto nella home page di ognuno dei vostri account. Non a caso, è al buon Zuckerberg che si deve l'acquisto di Oculus, nel 2014, per 2 miliardi di dollari. Il secondo boost è una diretta conseguenza del primo. Grazie alla diffusione di camere a basso costo in grado di filmare a 360° è oggi possibile, non soltanto mostrare quale fantastico panorama sia intorno a voi ogni volta che andate a sciare, ma anche immortalare i porno più realistici che la storia abbia mai dato alla luce. Un grande classico, quello del porno come driver per la diffusione di tecnlogie destinate ad altri ambiti (tipo... internet), che sta portando alla nascita di nuovi prodotti di fascia bassa e all'abbassamento, più in generale, dei prezzi di tutto il mercato. E quindi qual è il miglior visore da acquistare nell'anno del Signore 2020? Andiamo a scoprirlo insieme.
Google Cardboard
Per accedere alla realtà virtuale, oggi, è possibile utilizzare quattro tipologie di visori: visori che devono essere collegati a un PC, visori che lavorano con una console, visori stand alone (che hanno al loro interno, quindi, l'hardware necessario a farli funzionare) e visori che riproducono contenuti elaborati da uno smartphone. L'ultima soluzione è chiaramente la più cheap, perché i visori che sfruttano questo sistema sono realizzati con una tecnologia che ha unicamente il compito di mostrare qualcosa la cui "rappresentazione" dipende da un hardware esterno - che, per altro, tutti noi già possediamo. Si tratta, quindi, della soluzione super entry level ed è proprio in quest'ottica che Google ha pensato il suo Cardboard, la più economica delle opzioni che vi proponiamo.
Per utilizzarlo, dopo averlo acquistato, basta scaricare sullo smartphone (che sia iOS o Android) l’app “Cardboard”, inserire il telefono nell’apposito spazio presente nel visore e il gioco è fatto. Le sue funzioni, però, sono molto limitate. È compatibile, infatti, con alcuni giochi molto semplici e con qualche video presente su YouTube. La versione mega basic costa 15 dollari e la trovate qui.
Oculus Quest
Oculus è l'azienda che per prima ha spinto forte sull'acceleratore di questo mercato e, non a caso, è stata individuata da Zuckerberg come il cavallo su cui scommettere per la diffusione di questo tipo di tecnologia. Partita in quarta con un visore molto performante (l'Oculus Rift), che però necessitava di un hardware esterno altrettanto potente (un PC bello incazzato), ha successivamente integrato la sua offerta con una soluzione stand alone (Oculus Go), che è stata lo scorso anno affiancata da un nuovo prodotto che sta letteralmente spaccando il mercato. Si tratta dell'Oculus Quest, un visore che non richiede di essere collegato ad alcun PC per funzionare, permettendo di usufruire dei titoli e delle proposte di intrattenimento specificamente pensate per funzionare sul suo hardware portatile, ma che da poco può attingere anche all'offerta inizialmente ideata per il fratello Rift (lo scorso anno, a sua volta aggiornato con il modello Rift S), tramite un sistema via cavo denominato Oculus Link. In sostanza: Oculus Quest lo potete comprare e ci potete giocare con un sacco di titoli senza bisogno di collegarvi fisicamente a nulla. Se a casa avete già un PC, però, potete collegarlo a quest'ultimo, sfruttandone la potenza di calcolo e accedendo a tutta una serie di titoli sviluppati per un visore che possa contare su un processore e su una scheda grafica più perfromanti, come il fratello Rift. Pare sia un po' scomodo da indossare e la batteria duri solo due ore e mezza. Al momento, per altro, è l'unico acquistabile dal sito ufficiale di Oculus, al prezzo di 449 euro. Che stia per uscire il modello nuovo?
PlayStation VR
Tra le quattro tipologie possibili è la soluzione obbligata per chi possieda già una PlayStation e, in generale, per chi volgia demandare a una console il proprio intrattenimento videoludico, anche in versione realtà virtuale. PlayStation VR è stata presentata nel 2016 e si pensa sarà sostituita a fine anno, con il lancio della PlayStation 5. La nuova versione dovrebbe portare con sé una serie di migliorie, prima fra tutte la possibilità che il giocatore sia tracciato indipendentemente dall'utilizzo di una PlayStation Camera. Ad oggi, infatti, la console è in grado di sapere dove sia il giocatore, e come si stia muovendo, "osservandolo" tramite una vera e propria videocamera che deve essere acquistata e installata a sua volta. Si tratta di una differenza piuttosto marcata in particolare rispetto a Oculus Quest e, in generale, a quella che sembra essere la direzione che ha intrapreso il mercato, alla ricerca di visori in grado di dare la massima libertà di movimento agli utenti. La grafica dei migliori titoli è ottima e il pacchetto base viene via a pochissimo: lo trovate in giro a 199,99 euro (ma vi serve una PS4!).
E le soluzioni per PC?
Parlando di Google Cardboard vi abbiamo spiegato che esistono quattro tipologie di soluzioni e l'unica rispetto alla quale non vi proponiamo nessun device è quella dei terminali da utilizzare con PC. I motivi sono due. Il primo è che Oculus Quest è in grado di svolgere anche questa funzione, tramite il cavo Oculus Link. Il secondo è che, con buona pace dei super nerd che continueranno sempre a preferire una solzuione iper performante (come un PC al posto di una console), il mercato sembra orientarsi verso una sempre maggiore diffusione di soluzioni smart in stile Quest. Si tratta, dopo tutto, di una scelta condivisibile che, in seconda battuta, porterà un beneficio anche a chi voglia usufruire di una esperienza di gioco senza compromessi: più terminali saranno diffusi, infatti, e più soldi saranno riversati in questo mercato, con un abbassamento dei costi e una diffusione sempre maggiore di prodotti dalle alte prestazioni a prezzi più accessbili.
Come guardarci un porno
Come dite? Voi ci volevate vedere il prondo coi visori VR? Nessun problema. Google Cardboard e Oculus Quest vi permetteranno di accedere a questo tipo di contenuti collegandovi semplicemente a un browser. PlayStation VR non supporta invece, con l'applicazione che permette di navigare, la tecnologia WebVR. Per vedere contenuti per adulti tramite questo terminale dovrete quindi collegarvi a un sito che li offra in modalità VR, tramite computer. Dovrete, a questo punto, scaricarli su una chiavetta USB e collegare quest'ultima alla vostra PlayStation. Tramite l'applicazione Lettore Multimediale fate partire la riproduzione dei file e accertatevi che nel menu Opzioni sia attivata la modalità VR. Buon divertimento.