Sono trascorsi quasi quarantuno anni da quel lontano 22 giugno 1983, eppure la verità sulla scomparsa di Emanuela Orlandi continua a restare avvolta dalle ombre di un mistero che sembra non avere fine. Cittadina vaticana, appena quindicenne, sulla cui sparizione non si fa che raccontare tutto e il contrario di tutto. L’ultima dichiarazione “non richiesta” arriva dal prefetto dell’Archivio apostolico vaticano monsignor Pagano che, durante la trasmissione “La torre di Babele” condotta da Corrado Augias, ha raccontato di “carte impolverate” circa il caso di Emanuela, carte che sarebbero state consultate dal legale della famiglia Orlandi Laura Sgrò. Non solo, secondo Pagano l’avvocato avrebbe perfino dimenticato di aver avuto accesso a documenti simili. Noi di MOW abbiamo contattato Laura Sgrò, che ha rispedito al mittente tale racconto, che lo stesso Pietro Orlandi ci ha definito “pieno di falsità”.
“Io monsignor Pagano non l'ho mai incontrato, non lo conosco, non ci siamo mai visti. Quindi mi chiedo come faccia lui a dire, con così tanta sicurezza, che io mi sia scordata di qualcosa a cui lui comunque non ha partecipato. Raccontare fatti simili in un momento storico del genere, su un argomento così delicato, io lo reputo veramente grave. Avrebbe potuto provare, anche prima di dirlo pubblicamente, a sincerarsi con me. E non andare a sbandierarlo in televisione. Ricordiamoci che in questo momento c'è una Commissione d'inchiesta che è appena partita. Invece di soffiare sul fuoco, sarebbe stato saggio e anche cristiano evitare di dire cose delle quali non si ha certezza. Il fatto che gliel'abbia riferito qualcuno non significa che sia vero. Un fatto del genere poteva essere raccontato solo se verificato”.
Ricordiamo poi che l’espressione “carte impolverate degne di approfondimento” in realtà fu usata da Alessandro Diddi, promotore di giustizia Vaticano, lo scorso anno dopo l’apertura dell’inchiesta da parte della Santa Sede: “Non sono parole che ho pronunciato io, sono parole che ha detto Diddi. Quindi anche mettermi in bocca, parole che non sono mie, lo trovo veramente disonesto. Pagano aveva raccontato la stessa identica cosa l'otto marzo in un’intervista fatta dal direttore Fontana su Corriere Tv, in relazione alla presentazione del suo libro (Secretum), dicendo che ne avrebbe parlato anche da Augias nella puntata, già registrata, che sarebbe andata in onda l’undici marzo. In realtà poi è stata trasmessa il diciotto, quindi la puntata era pronta da venti giorni”. Laura Sgrò ha immediatamente chiarito la sua posizione tramite un comunicato, e non è mancato chi l’ha interpretato come un attacco nei confronti di Augias: “Che sia chiaro che non c'è assolutamente niente. Corrado Augias è una persona che stimo immensamente. Mi domando se il Vaticano, in questo momento, abbia bisogno di una difesa così grossolana. Non credo. E mi aguro che Pagano questo racconto, che è assolutamente falso, non lo vada a raccontare a ogni presentazione del libro”. Nemmeno noi.