Di giorno in giorno l'affaire che coinvolge il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e la “consigliera” Maria Rosaria Boccia si arricchisce di nuovi dettagli. Dall’intervista di quest’ultima a La Stampa siamo venuti a sapere: "Il ministro è sotto ricatto". Secondo la donna potrebbero essere coinvolti anche direttori di settimanali. Ma quali? Anche perché di influenti non ne rimangono tanti. Così abbiamo chiesto a Roberto Alessi, direttore di Novella 2000, se fosse tra i direttori che facevano pressione su Sangiuliano o se, anche questa, sia una delle tante boutade di una vicenda dove ormai non si capisce più qual è il confine del ridicolo: "Io non ho mai ricattato nessuno, sono un cristiano che cerca di comportarsi con un'etica cristiana. E fare del male porta sfortuna".
Direttore, come valuta le dichiarazioni di Maria Rosaria Boccia sui presunti ricatti nei confronti del ministro Sangiuliano ad opera di direttori di settimanali?
Io sono una persona un po' all'antica, preferisco mantenere il silenzio sulle questioni personali. Tuttavia, sembra che la signora Boccia abbia tirato fuori documenti che lasciano intuire l'esistenza di interessi personali di vario tipo, sia culturali che sentimentali. Quello che mi dispiace davvero, però, è che c'è una vittima in tutta questa storia: Federica Corsini, la moglie del ministro Sangiuliano. Lei è una giornalista Rai di grande professionalità, attualmente cronista parlamentare, e si trova in una situazione molto difficile. Mi sorprende che la stampa non abbia mostrato molta attenzione nei suoi confronti, se non per le parole di solidarietà espresse da Giovanna Botteri.
Cosa ne pensa del ministro Sangiuliano, lo conosce personalmente?
Sì, lo conosco. Devo dire che non è una persona che trasmette simpatia immediata, ma lo ritengo comunque una persona corretta. Ha lavorato per anni con Vittorio Feltri, un mio ottimo amico, che mi ha sempre detto che era molto bravo.
Però si parla di ricatti, secondo lei sono credibili?
Lui ha negato di essere sotto ricatto, ma Maria Rosaria Boccia ha insinuato che ci sarebbero dei direttori di settimanali coinvolti. Francamente, non riesco a capire a chi si riferisca. Non conosco nessun direttore di settimanale che potrebbe avere un ruolo in questa vicenda. Se però questa insinuazione fosse rivolta a me, risponderei dicendo che non ho mai ricattato nessuno. Cerco sempre di comportarmi con etica cristiana, e, da superstizioso, so che il male torna sempre indietro.
E quindi cosa pensa che abbia fatto Sangiuliano per meritarsi tutta questa "sfortuna"?
Non si tratta di sfortuna, ma di un comportamento inappropriato. Un uomo con un ruolo istituzionale di quella levatura non dovrebbe mai portare con sé persone estranee al contesto, specialmente in viaggi ufficiali. Personalmente, anche come direttore di Novella 2000, non mi verrebbe mai in mente di portare mia moglie o un’amante a eventi di lavoro. Anche se non ha pagato personalmente per questi viaggi, il punto è che non è stato rispettoso né verso i collaboratori né verso la moglie, Federica Corsini, che è una persona eccezionale.
Si parla anche di una "vendetta" da parte di Maria Rosaria Boccia.
Non so se sia una vera e propria vendetta, ma di certo lei sta cercando giustizia, almeno così dice. Ha scritto su Instagram una frase interessante: "La vita è come un ristorante, nessuno se ne va senza pagare il conto". Da quello che ho letto, sembra che il ministro le avesse promesso un contratto di collaborazione che poi è stato ritirato. Quando i suoi collaboratori hanno sollevato dubbi sulla questione, lui ha fatto marcia indietro, ma evidentemente la Boccia non l’ha presa bene.
Crede che ci siano nuove rivelazioni in arrivo?
Se la signora Boccia ha veramente conservato tutti questi documenti, allora non ha lasciato sfuggire neanche il "fumo della minestra", come si dice in gergo. Mi sembra chiaro che sia stata molto attenta a raccogliere prove. Se ci saranno nuove rivelazioni, lo scopriremo presto.
A livello umano cosa pensa della vicenda?
Credo che due cose siano sfuggite: da un lato, la sofferenza di Federica Corsini, che è la vera vittima di questa situazione. Dall'altro, l’ingenuità di Sangiuliano. Non voglio sembrare cinico, ma è evidente che la signora Boccia non fosse solo interessata all’uomo, ma anche al ruolo che lui ricopriva. Forse Sangiuliano è stato un po' troppo ingenuo in questa vicenda.
Maria Rosaria Boccia ha accusato anche Giorgia Meloni di aver avuto un atteggiamento sessista nei suoi confronti.
Non credo che Giorgia Meloni abbia avuto un atteggiamento sessista. Ha dato fiducia al ministro basandosi sulle rassicurazioni ricevute. Quando Sangiuliano non si è dimesso, lei non poteva fare altro che accettare la situazione. Non vedo il sessismo in questa vicenda. Se c'è una vittima, è sicuramente Federica Corsini, non Maria Rosaria Boccia.
Infine, lei sarebbe favorevole o contrario alle dimissioni di Sangiuliano?
Penso che se Sangiuliano dovesse dimettersi per questa vicenda, allora molti altri, sia nel governo che nell'opposizione, dovrebbero fare lo stesso. È una questione complessa.