Le anticipazioni del ministro dei Trasporti Matteo Salvini sul nuovo Codice della Strada hanno dato il via a una serie interminabile di critiche e polemiche riguardanti alcune misure considerate molto restrittive e fin troppo esagerate. Tra queste, a far discutere sono state soprattutto la proposta per l’implementazione di serrature automatiche che si chiudono se il guidatore ha un tasso alcolemico sopra la norma, l’idea di assegnare delle targhe ai bicicli elettrici per poter rintracciare i guidatori e l'ergastolo della patente, ovvero il ritiro del documento a vita, nel caso in cui il guidatore venisse scoperto in auto sotto effetto di sostanze stupefacenti. È Salvini a parlare delle priorità delle modifiche apportate al Codice della Strada: “Il contrasto a chi ha assunto sostanze stupefacenti con il cosiddetto ergastolo della patente. Ci sono anche altre soluzioni come l'alcol lock che impedisce di far partire la macchina in caso di ebrezza. Ci sono allo studio altre misure come quella che prevede la sospensione della partente di guida per le sistematiche violazioni del Codice stradale”.
Lo scetticismo di molti, tuttavia, sembra condiviso anche fuori dall’Italia, da un commentatore d’eccezione che stupisce, stavolta, per l’estrema sintesi (e tutto sommato il contegno…). Si tratta di Jeremy Clarkson che nella sua rubrica per il The Sun menziona l’Italia, non esattamente come buon esempio: “Il governo italiano ha deciso di fare qualcosa per la sicurezza stradale. Secondo una proposta di legge, le biciclette e gli scooter elettrici potrebbero essere dotati di targhe per rintracciare i proprietari e multarli in caso di infrazione. E gli automobilisti perderanno la patente a vita se saranno sorpresi a guidare sotto l'effetto di droghe”. La risposta di Clarkson a queste possibilità novità è molto eloquente: “Hmmm”. Ma aggiunge, menzionando un amico italiano (docente di sociologia a Roma, parrebbe): “In Italia puoi avere tutte le leggi che vuoi. Purché non vengano applicate”.