La storia di Anna Bettozzi, meglio conosciuta con il nome di Ana Bettz o Lady Petrolio, si è conclusa con una condanna a 13 anni e due mesi di reclusione, in seguito alla maxindagine sulle "Petrol Mafie Spa”. Gli inquirenti hanno smascherato un vasto giro di riciclaggio e autoriciclaggio, nonché ripetute frodi nel settore degli oli minerali. Dalle indagini sono emersi i rapporti tra la Bettozzi e la criminalità organizzata napoletana. Nel maggio del 2019, l’imprenditrice e cantante, fu bloccata alla frontiera di Ventimiglia dalla Guardia di finanza.
A bordo della sua Rolls Royce, i finanzieri trovarono circa 300mila euro in contanti e, nel corso di una perquisizione in un albergo a Milano, altri 1,4 milioni di euro. Denaro posto poi sotto sequestro. Quando scattarono gli arresti la Bettozzi fu soprannominata ‘Lady Petrolio’. Insieme alla vedova del petroliere Sergio Di Casare, sono state condannate, con il rito abbreviato, altre otto persone. Verso di loro il giudice ha disposto pene che vanno da i 9 anni e 4 mesi e i 4 anni e 2 mesi, nonché la confisca di 180 milioni di euro. L’indagine che l’ha vista coinvolta ha riguardato anche le procure di Catanzaro, Reggio Calabria e Napoli.