Un acceso dibattito in diretta televisiva su Omnibus (La7) ha visto Carlo Calenda, senatore di Azione, confrontarsi con Giuseppe Manca, capo delle risorse umane di Stellantis, sui numeri preoccupanti di Maserati. L’obiettivo di far diventare il marchio del Tridente una nuova Porsche sembra ormai un sogno lontano.
"Quanto producete quest'anno di Maserati?"
Il dibattito si è acceso quando Calenda ha incalzato Manca sui numeri della produzione del marchio modenese. “Lei sa di quanto è scesa la produzione Maserati?”, ha chiesto Calenda. La risposta di Manca è apparsa evasiva: “Maserati non ha un problema di prodotto, stiamo cambiando le strategie commerciali. Abbiamo modelli molto accattivanti e prestazionali. Dobbiamo ricominciare a venderli nella giusta maniera”.
Non soddisfatto, Calenda ha continuato a premere: “Perfetto. Ma quanto producete quest'anno di Maserati?”. La risposta del manager? Un vuoto evidente. “Glielo diremo alla fine dell’anno”. A quel punto il senatore ha risposto secco: “Glielo dico io. Ne producete 900. Quanto era il picco di produzione di Maserati?”
"È venuto Elkann, ma questo ha svoltato la produzione?”
Quando Manca ha cercato di riportare l’attenzione sulla recente visita dell’ingegner Elkann a Modena, Calenda ha risposto tagliente: “E questo ha, secondo lei, svoltato la produzione? Voglio sapere quanto è scesa Maserati dal momento di picco. Mi risponda lei. Non lo voglio dire io. Lo dica lei”.
Manca ha continuato a evitare di fornire numeri precisi, rimandando a strategie future: “Abbiamo cambiato anche un amministratore delegato. Cercheremo di rilanciare nel migliore dei modi”.
Per Calenda, il problema di Maserati è emblematico di una crisi gestionale più ampia all’interno di Stellantis. “Maserati doveva diventare la nuova Porsche. Oggi non fate più modelli nuovi, e in un settore con alta domanda di modelli, non ne compra più nessuno. Mi spiace dirglielo, ma se lei non conosce i numeri delle sue fabbriche di produzione c’ha un cavolo di problema”.
Il dibattito ha acceso i riflettori su una questione centrale: il ruolo della leadership nel rilancio di marchi iconici come Maserati, e l’urgenza di affrontare un declino produttivo che, secondo molti, è imputabile non ai lavoratori ma a strategie poco efficaci del management. La domanda resta: Maserati saprà davvero tornare a essere un simbolo di eccellenza italiana?