image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Tavares flop, tutti i poteri a Elkann con ex Fiat a picco. E La Stampa di famiglia lo attacca: “Inciampato nell'auto elettrica e...”. Aveva ragione Calenda?

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

2 dicembre 2024

Tavares flop, tutti i poteri a Elkann con ex Fiat a picco. E La Stampa di famiglia lo attacca: “Inciampato nell'auto elettrica e...”. Aveva ragione Calenda?
Da tempo si parlava dei flop della gestione di Stellantis di Carlos Tavares: le auto elettriche troppo costose, le produzioni di auto in Italia insufficienti, il crollo di ricavi e quote di mercato. Tra i più duri critici c’è sempre stato Carlo Calenda, che ha commentato: “Non lo rimpiangeremo”. E chiede la convocazione di John Elkann in Parlamento. Ma non ci sono solo gli attacchi della politica: anche La Stampa “amica” non si è tirata indietro

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

“Non rimpiangeremo Carlos Tavares. Il sostenitore della teoria darwiniana applicata però solo ai lavoratori. Ora diventa ancora più urgente riconvocare John Elkann in Parlamento. Domani scriverò a Fontana”, ha detto Carlo Calenda sulle dimissioni, accettate dal consiglio di amministrazione, del Ceo di Stellantis. Già in passato il segretario di Azione aveva criticato l’operato del manager, sottolineando come, a suo parere, il piano industriale fosse insufficiente (se non addirittura assente). Le reazioni politiche sono tante: dalla Lega di Matteo Salvini, che ha diffuso una nota molto dura (“Siamo curiosi di sapere quanto prenderà Carlos Tavares come ‘premio’ economico dopo la sua disastrosa gestione”), ad Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, che hanno posto l’accento sul “processo di delocalizzazione”, passando per Maurizio Gasparri, il quale ha invece parlato via social (“Tavares non ci mancherà”). Ma cosa succede ora a Stellantis? John Elkann ha già detto che il cda è alla ricerca di un sostituto, e nel frattempo sono filtrate le cifre della liquidazione dell’ormai ex Ceo: si parla di 100 milioni di euro (il suo stipendio era di 40 milioni all’anno). E altri dati certificano la crisi dell’azienda. A ottobre le vendite sono calate del 17%, con poco meno di 130mila vetture vendute in Europa. Anche le quote di mercato sono diminuite: 14,4% a fronte del 17,4% di un anno fa. Nel terzo trimestre del 2024 c’era stato anche il crollo del 27% dei ricavi. Oltre al nuovo manager al posto di Tavares, però, si discute su che direzione debba prendere l’azienda: che fare con l’elettrico? Forse meglio concentrarsi sulle auto ibride? E gli stabilimenti fermi fino a gennaio 2025 che fine faranno? La politica, indipendentemente dall’orientamento, si è rivolta in maniera decisamente critica nei confronti di Elkann, Stellantis e di Tavares. E anche la Stampa ha speso parole durissime.

Carlo Calenda, tra i più duri critici di Stellantis
Carlo Calenda, tra i più duri critici di Stellantis
https://mowmag-store.myspreadshop.it/

“Tavares è un duro con una fama di tagliatore di costi. Ma chi lo ha paragonato a Marchionne ha clamorosamente sbagliato. La capacità di Marchionne di analizzare i punti di forza e di debolezza di un’azienda e la rapidità e determinazione nell’agire sono purtroppo rimasti ineguagliati”, leggiamo nel pezzo di Teodoro Chiarelli, “Tavares ha deciso di adeguare velocemente l’azienda allo scenario elettrico imposto dall’Unione Europea. Peccato che il mercato non abbia risposto e la politica neppure: le auto elettriche costano troppo e gli incentivi sono insufficienti”. Incentivi insufficienti ma comunque cospicui, come avevamo scritto qui. Per l’elettrico, invece, la concorrenza cinese è sempre più dura. Sempre sulla Stampa si sottolinea che Tavares ha avuto molte difficoltà a muoversi con la politica sia dal lato del governo, sia con i sindacati. A questi ultimi infatti non è mai stata garantita la quota di un milione di auto prodotte in Italia. E certamente il suo successore avrà un’eredità ancora più pesante.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Elkann e Tavares, ma cosa succede? L’ex Fiat perde su tutti i fronti, e si dimentica dell’Italia (per la gigafactory per le auto elettriche in Spagna?). Renault è alla porta, ma…

di Lorenzo Fiorentino Lorenzo Fiorentino

Nessuna soluzione?

Elkann e Tavares, ma cosa succede? L’ex Fiat perde su tutti i fronti, e si dimentica dell’Italia (per la gigafactory per le auto elettriche in Spagna?). Renault è alla porta, ma…

Ma John Elkann vuole sostituire Carlos Tavares? Ecco cosa sta succedendo nel settore auto

di Lorenzo Fiorentino Lorenzo Fiorentino

Aria di separazione?

Ma John Elkann vuole sostituire Carlos Tavares? Ecco cosa sta succedendo nel settore auto

Auto elettriche, Elkann e Tavares rimangono soli mentre il mercato in Europa crolla (-44%). La soluzione? Un asse Italia-Germania per i carburanti sintetici, mentre la Cina...

di Lorenzo Fiorentino Lorenzo Fiorentino

La caduta del green

Auto elettriche, Elkann e Tavares rimangono soli mentre il mercato in Europa crolla (-44%). La soluzione? Un asse Italia-Germania per i carburanti sintetici, mentre la Cina...

Tag

  • Auto
  • auto elettriche
  • Carlo Calenda
  • Carlos Tavares
  • Fiat
  • John Elkann
  • Politica
  • Stellantis

Top Stories

  • TURISMO IMPAZZITO O CONSAPEVOLE? Toscana flop, Rimini cresce ma gli alberghi soffrono. E il boom non è al mare ma nell’entroterra con gli agriturismi…

    di Angela Russo

    TURISMO IMPAZZITO O CONSAPEVOLE? Toscana flop, Rimini cresce ma gli alberghi soffrono. E il boom non è al mare ma nell’entroterra con gli agriturismi…
  • Omicidio Chiara Poggi, la profezia di Fabrizio Corona sul delitto di Garlasco: “Entro il 30 agosto arresteranno qualcuno”. Chi?

    di Jacopo Tona

    Omicidio Chiara Poggi, la profezia di Fabrizio Corona sul delitto di Garlasco: “Entro il 30 agosto arresteranno qualcuno”. Chi?
  • CHE SUCCEDE AL TURISMO? Il flop Toscana specchio dell'Italia con il “sistema Versilia”. Guido Mori: “Ecco perché gli stagionali hanno responsabilità”. L’offerta “noiosa”, i prezzi stile Milano e i parcheggi...

    di Domenico Agrizzi

    CHE SUCCEDE AL TURISMO? Il flop Toscana specchio dell'Italia con il “sistema Versilia”. Guido Mori: “Ecco perché gli stagionali hanno responsabilità”. L’offerta “noiosa”, i prezzi stile Milano e i parcheggi...
  • TUTTA LA VERITÀ DI Roberta Bruzzone sulla morte di Simona Cinà: “I fatti descritti delineano uno scenario ben oltre l’ipotesi del malore o del semplice incidente”. Ma davvero delle ottanta persone presenti nessuno l’ha vista entrare in piscina?

    di Giulia Ciriaci

    TUTTA LA VERITÀ DI Roberta Bruzzone sulla morte di Simona Cinà: “I fatti descritti delineano uno scenario ben oltre l’ipotesi del malore o del semplice incidente”. Ma davvero delle ottanta persone presenti nessuno l’ha vista entrare in piscina?
  • Se vi fate fregare da Shein o Temu è ANCHE COLPA VOSTRA! Tutti sanno che i prodotti sono scadenti (e spesso nocivi), ma tutti comprano. Perché? Altro che multe per pubblicità green ingannevole...

    di Naike Rivelli

    Se vi fate fregare da Shein o Temu è ANCHE COLPA VOSTRA! Tutti sanno che i prodotti sono scadenti (e spesso nocivi), ma tutti comprano. Perché? Altro che multe per pubblicità green ingannevole...
  • Mario Giordano sbotta (anche contro Giorgia Meloni): “Non siamo più padroni in casa nostra. Un marocchino ha massacra una donna a Bologna, ma ormai non fa più notizia. Perché nessuno, neanche a destra, ne parla tranne noi?”

    di Redazione MOW

    Mario Giordano sbotta (anche contro Giorgia Meloni): “Non siamo più padroni in casa nostra. Un marocchino ha massacra una donna a Bologna, ma ormai non fa più notizia. Perché nessuno, neanche a destra, ne parla tranne noi?”

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Femminismo o marketing? Da Impagnatiello e Tramontano a Cecchettin e Turetta: da quando abbiamo smesso di esultare per le vittorie? E anche Ghio con Meloni…

di Micol Ronchi

Femminismo o marketing? Da Impagnatiello e Tramontano a Cecchettin e Turetta: da quando abbiamo smesso di esultare per le vittorie? E anche Ghio con Meloni…
Next Next

Femminismo o marketing? Da Impagnatiello e Tramontano a Cecchettin...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy