Carola Rackete, ex comandante della nave Sea Watch 3 e figura simbolo del soccorso in mare, ha annunciato le sue dimissioni dal Parlamento Europeo. Eletta nel 2024 con il partito della sinistra tedesca Die Linke, Rackete ha dichiarato di voler lasciare il seggio per dedicarsi con maggiore impegno alle iniziative contro la crisi climatica.
Diventata nota a livello internazionale nel 2019 per aver sfidato il blocco navale imposto dall’allora ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini e aver forzato l’ingresso nel porto di Lampedusa per far sbarcare 40 migranti rimasti a bordo da oltre due settimane, Rackete fu arrestata e indagata dalla procura di Agrigento, ma l’inchiesta fu successivamente archiviata.

Nel motivare le dimissioni, Rackete ha sottolineato di non aver mai inteso il suo incarico in chiave individuale, ma come parte di un percorso collettivo. “Si tratta di un passaggio di consegne all’interno del partito, volto a proseguire il lavoro in modo condiviso per raggiungere obiettivi comuni”, ha spiegato.
Secondo la normativa tedesca, il suo posto dovrebbe essere assegnato a Martin Günther, economista e storico membro di Die Linke, che proseguirà l’attività parlamentare per il partito a Bruxelles. Giro di boa, per un capitano di nave si può certo dire, che ha generato molta polemica in Italia. Soprattutto dopo il post di Roberto Vannacci, che ricorda un dettaglio estetico della marinaia: le gambe non depilate.

Bufera contro l’ex generale, ora numero due della Lega di Matteo Salvini. Ne parlano tutti, anche Parenzo, che critica l’uscita dell’europarlamentare. Ma Parenzo si sta “rabbonendo” un po’ troppo? A insinuarlo è Daniele Capezzone, che a La Zanzara, di fronte a un Cruciani ostentatamente divertito, percula il co-conduttore a Radio 24: “Questa trasmissione è il ferro di lancio e la testa di ariete del politicamente scorretto. Poi c’è Parenzo che si sconvolge perché Vannacci mette una foto? Sei diventato un chierichetto del politicamente corretto. Sei diventato una beghina woke. Hai presente le beghine che facevano le giagulatorie? Tu sei così ma in versione woke”.

Quando Cruciani chiede cosa faccia impressione della foto pubblicata da Vannacci, Capezzone non ci pensa due volte: “Innanzitutto fanno impressione i peli…”. Battuta, poco apprezzata da Parenzo, che sottolinea come l’uscita di un rappresentante come Vannacci sia invece un problema. E il Direttore editoriale di Libero, come se gli avessero servito la palla di fronte a una porta vuota, incalza e chiude il botta e risposta: “Quindi il problema non è la Rackete che voleva sfondare l’Italia e portarci i migranti qua dicendo che non erano porti sicuri a Malta, in Grecia, in Spagna… Il problema è Vannacci? Ma andate a fancu*o”.
