Caldo estivo, alluvioni, emissioni, consumi altissimi, aria condizionata. L’estate è la stagione preferita per parlare di cambiamento climatico. Così anche a Filorosso su Rai3. Ospiti Luca Sommi e Daniele Capezzone. Dopo il botta e risposta serrato il primo interviene ironicamente così: “Il mio amico Daniele Capezzone ha inequivocabilmente un’intelligenza dialettica, orizzontale, però bisognerebbe avere anche l’intelligenza semantica, verticale. Ogni tanto bisognerebbe azzeccarne qualcuna e Daniele, scusami, ma non ne stai azzeccando tante”. Bonariamente, ma neanche tanto, Luca Sommi “sculaccia” il direttore editoriale di Libero, colpevole di retorica, arte classica un tempo fortunatissima e tenuta in alta considerazione. Contro i sofismi da imbonitore, secondo la firma del Fatto quotidiano, servirebbe invece guardare in faccia la realtà: “Sai benissimo che la questione climatica non è né di destra né di sinistra, è una questione che le persone vivono quotidianamente. La colpa non è del governo Meloni, ci mancherebbe altro, però posso dirti una cosa?”

Sbaglia, continua Sommi, “chi nega che sia responsabilità degli allevamenti intensivi, delle macchine che vanno a petrolio esattamente come quando sono state inventate, del gas che usiamo per scaldarci e per cucinare esattamente come all’inizio della Seconda Rivoluzione Industriale”. E conclude: “Il mondo sta cambiando. Ci vuole un nuovo umanesimo che sappia affrontare la modernità. Si chiama progresso.” Ma l’intelligenza orizzontale si fa sentire e Capezzone, seduto in studio contro un Sommi in differita, risponde immediatamente: “Comincio a sentire aria di fregatura, c’è la supposta che gira, perché quando c’è il nuovo umanesimo, dico: oddio il portafoglio. Col tuo schema io devo farmi l’auto elettrica nuova, cinquantamila euro. Poi devo fare l’intervento a casa, centomila euro. E siamo già a centocinquantamila euro. Chi me li dà questi soldi, me li dai tu, me li dà Conte, me li dà Bonelli, me li dà la Schlein, me li dà Fratoianni… Chi me li dà?” Game, set, match.
