Ma cosa sta accadendo in casa Stellantis? Per il colosso automobilistico italofrancese, nato dall’unione di Psa e Fca (ex Fiat), sembra essere arrivato un momento di non ritorno. Insomma, dopo che l’azienda è stata letteralmente isolata all’interno del settore auto per aver criticato la presa di posizione dell’Acea sul Green Deal imposto dall’Unione europea, dopo che il ministro delle imprese e del made in Italy ha deciso di ritirare i soldi pubblici a causa degli eterni ritardi sulla Gigafactory di Termoli, e dopo i dati sul mercato disastrosi in questo 2024, ecco che arriva la notizia definitiva, o quasi. A lanciarla è stato Bloomberg News, rivelando che John Elkann, presidente del Gruppo, starebbe pensando di sostituire il tanto chiacchierato (e discusso) amministratore delegato, ovvero Carlos Tavares. Ma si tratta di un vero licenziamento?
Beh, a dire il vero l’agenzia di stampa lo ha definito un “normale piano di avvicendamento”. Insomma, il ricco, ricchissimo, contratto del Ceo portoghese, che può contare anche su lauti premi legati alle performance di Stellantis, termina nel 2026. Eppure, come riporta ancora Bloomberg, “Elkann non ha in programma un immediato cambio di leadership e Tavares sarà incluso nel processo di ricerca”. Una separazione naturale, dunque, e senza conflitti, anche se “la pressione sul Ceo sta aumentando a causa delle scarse performance di Stellantis nei mercati, tra cui gli Stati Uniti, il suo più grande bacino di profitto singolo”; inoltre, sottolinea adesso TorinoCronaca, bisogna tenere conto anche del “crollo delle vendite, esodi di dirigenti – non sempre volontari –, la class action di alcuni azionisti di fronte al Tribunale di Manhattan. Tutte questioni che un consiglio di amministrazione non può ignorare e neppure John Elkann”. È partita, dunque, la caccia al sostituto di Tavares, su cui ci sono ancora molti dubbi, visto che, come ha riferito a Bloomberg un portavoce di Stellantis, c’è ancora la possibilità che resti più a lungo (ipotesi che un portavoce di Exor, invece, ha rifiutato di commentare). Un nome per il futuro lo fa sempre TorinoCronaca: “Una figura che nell’ex Fiat piace tantissimo, ossia l’attuale Ceo Luca De Meo, un passato importante nella Fiat targata Marchionne, compreso lo sviluppo del progetto Fiat 500”.