Ma cosa sta succedendo in casa Stellantis? Il gruppo italofrancese adesso, oltre a dei risultati a dir poco deludenti nel primo semestre di quest’anno, deve vedersela anche con quella che potrebbe essere la prima versa discordanza tra il suo presidente John Elkann e il ceo Carlos Tavares; e tutta per colpa della Maserati. Insomma, ci troviamo di fronte a un semplice errore di comunicazione, oppure si tratta dei primi veri scricchiolii nel matrimonio tra Psa e Fca (ex Fiat)? Il caso è scoppiato, secondo quanto riportato da TorinoCronaca, “durante la comunicazione dei risultati della semestrale – pessimi, o per dirla come Tavares ‘inferiori alle aspettative’ – dove –Nathalie Knight, chief financial officer di Stellantis, si lascia sfuggire che ‘stiamo valutando quale sia la casa migliore per Maserati’”. Insomma, il Tridente è pronto ad abbandonare la nave. La causa sarebbero gli scarsi risultati sul mercato; e la frase del manager portoghese “non possiamo permetterci di tenere brand che non siano redditizi”, sembra ora un vero e proprio campanello d’allarme per la storica casa modenese di vetture di lusso…
Allarme colto in primis dai sindacati, e in particolare dal segretario generale della Uilm Rocco Palombella, che ha chiesto direttamente a Elkann di presentarsi “il prossimo 7 agosto al tavolo con il governo [...] con il progetto di Spin Off del Tridente per passarlo in Ferrari”. Immediata la risposta di Stellantis con una lettera che porta il nome di Tavares, ma che, rivela TorinoCronaca, “sembra portare più l’impronta di Elkann”. Insomma, l’amministratore delegato (o chi per lui) ribadisce “l’impegno incondizionato per il brillante futuro di Maserati come unico marchio di lusso dei quattordici marchi Stellantis” e afferma che “le dichiarazioni rilasciate a questo proposito non trovano alcun tipo di corrispondenza nel contesto della strategia di Maserati all’interno del piano strategico a lungo termine Dare Forward 2030” del gruppo. Il futuro del brand italiano, dunque, si fa dubbioso, o quanto meno criptico. Ciò che è sicuro per il Tridente, però, è che “Maserati – si legge sempre nel sito torinese – è in una fase di transizione verso l’elettrificazione con il programma Folgore Bev che sarà integrato da versioni Ice (termiche, ndr) per la Granturismo e ibride per la Grecale”. Insomma, anche a Modena il full electric può aspettare. Ma cosa succederà in Stellantis? Il gruppo comunque sembra essere alla ricerca di un marchio da vendere, dopo il caso Comau, e a rischiare ora è un’altra firma made in Italy. Infatti, continua TorinoCronaca, “in Alfa Romeo, le cui vendite scaldano poco i cuori al momento nonostante il battage per la Junior, e dove la Stelvio è a fine vita e il Tonale non basta, fischiano delle orecchio”. Eppure “più a rischio c’è Chrysler negli Usa e Ds in Francia”.