In una Parigi diventata il centro del mondo per le Olimpiadi, tra atleti azzurri che conquistano medaglie, e altri a cui vengono negate, il team italiano può contare anche su un altro fuoriclasse, più o meno. Si tratta di John Elkann, presidente di Stellantis e Ferrari, che magari non potrà contribuire al medagliere dei giochi, ma ha partecipato all’inaugurazione di Casa Italia a Le Pré Catelan, insieme alla sua famiglia, e ha concesso un’intervista alla televisione americana parlando ai microfoni della Cnbc. In una terrazza nel centro parigino, con alle spalle, messa in bella vista, l’iconica torre Eiffel, l’imprenditore e nipote dell’avvocato Gianni Agnelli, ha partecipato al programma Squawk Box, intervistato dalla giornalista Becky Quick, in cui ha parlato di Fiat, del Cavallino di Maranello e della dinastia Agnelli, ma anche del gruppo industriale che guida insieme al ceo Carlos Tavares e del futuro dell’industria dell’auto, che no, non sembra affatto semplice…
Così il manager, presentato ai telespettatori statunitensi come “il successore di una lunga serie di industriali” e appartenente a una famiglia con un “patrimonio di trentacinque miliardi che include Stellantis, un produttore di macchinari agricoli, Cnh e anche Philips”, ha cominciato a parlare del suo stretto rapporto con le Olimpiadi, cominciato da quelle invernali del 2016 che si sono svolte, come ha detto Elkann, “nella nostra città natale a Torino”. Ma le domande di Quick sono subito virate sull’attività dell’imprenditore nato a New York, partendo dal passato, e quindi dall’Avvocato, e arrivando fino alla visione di futuro dello stesso John, secondo cui “per le aziende è importante continuare a rinnovarsi […] e questo sforzo, in particolare nel caso di Fiat, ora Stellantis – sottolinea –, nel corso di tre generazioni […] permette di guardare avanti”. E a proposito di futuro, secondo Elkann “l’industria dell’auto ha molti punti di pressione al momento, ha tanta competizione, e allo stesso tempo tanti nuove regolamentazioni e nuove tecnologie. E da una parte – ha detto nell’intervista – questo è stimolante […] ma dall’altra hai più instabilità e difficoltà”. Il presidente di Stellantis, inoltre, ha parlato anche della collaborazione tra il suo Gruppo e Hyper per la produzione di taxi a idrogeno, e quindi a emissioni zero. Ma il vero punto centrale dell’intervista sembra essere Ferrari, un brand storico e, a detta di Elkann, “un modello differente rispetto agli altri brand di lusso”, ma soprattutto una realtà che è “meno esposta alla Cina, il più grande mercato del lusso al mondo”. Il Cavallino rampante, inoltre, ha detto l’imprenditore a Squawk Box, “è un’azienda davvero speciale, fondata sulla passione […] che – ha precisato – rappresenta anche l’Italia, con un grande senso di identità nazionale”.