È ufficiale: verrà girata una serie su Sergio Marchionne, l’amministratore delegato di Fiat Chrysler venuto a mancare cinque anni fa. Al momento non sono ancora stati rivelati tutti i dettagli e pare che la produzione sia ancora alla ricerca di un attore che possa interpretare il top manager che cambiò le sorti della Fiat. Sarà una miniserie televisiva dal titolo Sergio Marchionne. Confessioni di un drogato di capitale, e verrà girata nella città di Torino. Il progetto è uno dei cinque vincitori del bando indetto da Film Commission Torino Piemonte che si sono aggiudicati il Piemonte Film Tv Development Fund. Si tratta del fondo di sviluppo per lungometraggi e serie tv che dal 2023, tramite un accordo biennale con la Regione Piemonte, viene finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo (con 700.000 euro).
“Abbiamo acquistato i diritti della biografia di Marchionne scritta da Tommaso Ebhardt, il giornalista di Bloomberg che lo ha seguito per dieci anni – ha detto Roberto Amoroso, ideatore del progetto assieme a Ariens Dams –. Marchionne è stato un grande e la sua storia non è stata raccontata, anzi è stato rimosso e il compito di un artista è indagare le ragioni di questa rimozione. L’idea è di fare una miniserie in 6 episodi di 50 minuti, che racconti la sua storia a partire dal 2004, anno in cui è arrivato alla Fiat, fino alla morte, con alcuni flashback”. Il risultato sarà “un prodotto pop con la qualità di scrittura delle serie anglosassoni”. Intanto, come riporta il Corriere, è ancora in corso la ricerca di uno sceneggiatore all’altezza e, per quanto riguarda il protagonista, per ora ci si diverte “a fare il totomarchionne”. Una cosa è certa, però: il lato melò di molte produzioni italiane verrà sostituito dal pathos del business. “Io sono così. Il tizio con il maglione. Almeno non mi confondo la mattina nell'armadio” diceva Marchionne. Il suo interprete manterrà lo stesso stile nel vestire?