Stefano Sollima, di recente al cinema con Adagio, presentato al Festival del Cinema di Venezia, si è rimesso subito a lavoro con una serie Netflix incentrata sul “Mostro di Firenze”, il serial k*ller che tra 1974 e il 1985 ha compiuto più di sette duplici om*cidi (più un altro correlato nel 1968) nell’hinterland fiorentino. Sempre ai danni di giovani coppie di fidanzati. Solo nel 1999 c’è stata una sentenza definitiva che ha condannato i “compagni di merende”(un'espressione originata dalla deposizione dell'imputato Mario Vanni durante il processo per gli om*cidi: “Io sono stato a fa' delle merende co' i' Pacciani, no?”). Mario Vanni e Giancarlo Lotti furono identificati come gli autori materiali di quattro duplici om*cidi mentre Pietro Pacciani (condannato in primo grado a più ergastoli per i duplici om*cidi commessi dal 1974 al 1985) morì prima di essere sottoposto a un nuovo processo di appello dopo l’annullamento della sentenza di assoluzione da parte della Cassazione. Queste e altre “mezze verità” sui mostri di Firenze che in tutti i delitti hanno utilizzato una Beretta calibro 22, saranno raccontate nella nuova serie Netflix di Sollima che sarà divisa in quattro episodi. Ma attenzione, non si parlerà solo di om*cidi...
Il narratore della Mafia Capitale e di Gomorra, Stefano Sollima, riguardo il suo nuovo progetto, in un'intervista a Variety : “Ciò che più mi ha incuriosito è che può essere il racconto della transizione dell'Italia da quando era un Paese con una cultura contadina - o rurale - allo sconvolgimento avvenuto alla fine degli anni Sessanta, quando la sessualità è stata percepita come un mezzo di espressione. Il momento in cui queste due culture, arcaica e moderna, si sono scontrate. È questo che mi ha colpito di più di questa storia.” Insomma, le aspettative sono altissime, per questo prodotto Netflix di cui ancora non sappiamo la data di uscita ma che con ogni probabilità ci farà attendere il prossimo anno. Anche se sappiamo ancora troppo poco su questa serie, il fatto che a mettere le mani su un pezzo di cronaca italiana sia Stefano Sollima, non solo ci inorgoglisce di fronte ad un pubblico internazionale, ma ci fa ben sperare sulla caratterizzazione psicologica, sull'umanità dei suoi personaggi che sicuramente sarà presente anche in quest'ultimo lavoro. Sollima non è solo un regista e uno sceneggiatore ma pure un investigatore capace di andare a fondo nelle cose, andando a ricercare le vere testimonianze, gli aneddoti le vicende che vivono attorno ai casi che più hanno traumatizzato il nostro Paese (nello specifico in quest'ultimo lavoro, partendo dagli atti processuali su quegli otto duplici om*cidi commessi). Insomma, la serie tv sul mostro di Firenze parlerà sicuramente di crimini e di violenze ma, se conosciamo bene il cinema del suo autore, ci sarà sicuramente spazio anche per parlare di colpa e redenzione. Che dire, noi non vediamo l'ora.