Venticinquesima puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Si parte con il matrimonio "segreto" di Federica Panicucci (con il partner Marco Bacini che non si sbilancia, ma...), per passare quindi a un'intervista ad Antonio D'Amico, storico compagno di Gianni Versace, a 25 dalla morte del grande stilista (e D'Amico era con lui in quel terribile giorno del luglio 1997 a Miami). E poi i genitori di Nadia Toffa che raccontano che lei sta ancora facendo del bene, Loredana Bertè alle prese con gli omofobi, la palla sinistra di Fedez quasi castrata da Tananai, le gaffe di Elisabetta Gregoraci a Battiti Live, Alena Seredova, Sinisa Mihajlovic e... a tutto gossip con Roberto Alessi!
UP
Marco Bacini: “Con Federica Panicucci il nostro amore è forte”
Il mondo dello spettacolo aspetta con ansia le partecipazioni di nozze (e molti pure l’invito alla cerimonia e alla festa) di Federica Panicucci (le seconde dopo quelle con il grande dj Mario Fargetta, dal quale ha avuto i due figli) dopo otto anni d’amore con il manager Marco Bacini. L’attesa è spasmodica, ci dicono da mesi dell’abito (bianco anche se non si usa alle seconde nozze ma è la scelta più giusta comunque) e la location. Si parla soprattutto di Forte dei Marmi, in Versilia, dove sono cresciuti ogni estate i due figli, e dove Federica (che è toscana di Cecina) si trova a casa, adorata come lei sola dai fortemarmini. La festa sarà in spiaggia, al calar del sole, con una tensostruttura per evitare soprese del tempo. Loro dicono, non dicono, prendo il telefono e affronto a “muso duro” Marco Bacini, mentre Federica è ancora stremata dal jet lag, appena tornata con i due figli da una lunga vacanza alle Maldive.
Allora, Marco, vi sposate o no questa estate?
«Non ti risponderò mai».
Prego.
«Non ti darò nessuna risposta».
Noioso.
«Non è il caso di parlarne per ora».
Superstizioso?
«Superstizioso no, ma certe cose vanno comunicate con attenzione, anche se così gioiose, rimangono momenti fondamentali e importanti per la propria vita».
Ma il vostro amore è forte?
«Certo, siamo molto uniti e felici, come noi soli».
Si parla di Forte dei Marmi, che se vi sposate sarà a Forte dei Marmi.
«Ti ripeto il nostro amore è forte».
UP
Dice la mamma della Toffa: “Nadia sta salvando da lassù molte vive umane”
Un ecografo e un neuronavigatore per la lotta ai tumori cerebrali. Me lo sottolinea Mattia Pagliarulo, mio amico e amico della famiglia Toffa. Sono due importantissimi strumenti che la Fondazione Nadia Toffa, nata in ricordo della giornalista e conduttrice de Le Iene scomparsa prematuramente a causa di un cancro cerebrale nel 2019, ha donato al reparto di neurochirurgia oncologica degli Spedali civili di Brescia. Grazie al progetto Dona, l’istituzione voluta dai genitori Margherita Rebuffoni e Maurizio Toffa è riuscita a raccogliere 183 mila euro, il costo dei due macchinari. L’importante traguardo è stato raggiunto lo scorso 10 giugno, durante il charity party nel giardino del Museo Santa Giulia in occasione della raccolta fondi per il quarantatreesimo compleanno di Nadia. L’evento, presentato da Juliana Moreira ed Edoardo Stoppa, ha visto la partecipazione di molti vip, tra cui Jovanotti, Francesco Renga, Piero Chiambretti, Saturnino, Giorgia Palmas, Giuliano Sangiorgi e Omar Pedrini. Novella 2000 ha intervistato Margherita, mamma di Nadia, che è stata con lei fino alla fine. La fondazione Nadia Toffa sta salvando vite umane. In questo Nadia è ancora con noi.
«All’inizio avevamo pensato a un’associazione, ma poi il professor Gaetano Finocchiaro dell’Istituto Neurologico Carlo Besta ha detto che Nadia si meritava ben altro, una fondazione che potesse diventare nazionale. Abbiamo faticato parecchio per metterla in piedi perché eravamo solo io, mio marito e le mie due figlie. Siamo andati in procura in prefettura, ci hanno controllato da cima a fondo, fino a che si sono finalmente convinti e ci hanno dato le autorizzazioni necessarie. Addirittura ora è anche una Onlus e può ricevere il 5x1000. È una cosa bellissima, tutti gli eventi che abbiamo fatto hanno avuto un grandissimo successo. Ne siamo orgogliosi, so che Nadia ci sta aiutando, e tutto il denaro raccolto è stato devoluto soprattutto per la ricerca sul cancro, pediatrico e adulto. La ricerca sul cancro, purtroppo, in special modo quella sul cancro cerebrale, non ha fondi e stiamo facendo e faremo di tutto per raccoglierli. L’ultimo, che ci ha concesso di regalare agli Spedali civili di Brescia l’ecografo e il neuronavigatore, ha avuto un successo clamoroso. È costato tantissimo, 183 mila euro, ma non importa, l’importante è esserci riusciti. Ora daremo vita a ulteriori eventi per poterne acquistare altri da donare ad altri ospedali, strumenti essenziali per la prevenzione e il trattamento in fase operatoria dei tumori cerebrali».
DOWN
Antonio D’Amico per Versace: “Caro Gianni, dopo 25 anni, manchi ancora”
Era un martedì. Ero in redazione, entra un’assistente e mi urla: «Hanno ucciso Gianni Versace a Miami». Mi si è gelato il sangue, era un mio amico, avevo scritto con lui anche la sua unica biografia. Antonio d’Amico lo ha amato alla follia, è stato il suo compagno per 15 anni. Gli ho parlato da poco.
«Ancora mi sale un groppo in gola. Io ero con lui, ricordo le scale dell’ingresso, il sangue».
Legatissimi.
«24 ore al giorno. Sempre insieme. Pensavamo di morire insieme. Impossibile scindere le nostre vite».
Invece arrivò quel pazzo di Cunanan e gli sparò sotto casa.
«Era andato da solo a prendere i giornali, questo ti dice di chi era Gianni. Un genio mondiale di una semplicità disarmante».
Rimangono i ricordi.
«Come questa foto che ti ho mandato (l'immagine in apertura, ndr), noi due, soli in vacanza. Una foto piena d’amore».
UP
Loredana Bertè contro gli omofobi, da applausi: “Se arriva Putin so’ cavoli anche per i leoni da tastiera”
Sul web, sotto una foto di due ragazzi maschi che si baciano un tizio ha scritto: “Prendete due corde e appendetevi allo stesso albero tutti e due, speriamo arrivi Putin così fa una pulita”. Ormai è più che dimostrato che chi dice cose del genere è evidentemente attratto e per reazione dice esattamente il contrario. Mi ha colpito la reazione di Loredana Bertè: “Gabriele, ti dico una cosa, bello: se arrivasse Putin tu nemmeno più questi commenti incommentabili potresti scrivere e allora poi come sfogheresti tutta la tua frustrazione, una volta oscurati i social? Pensaci, leone da tastiera”. Ma quando arriverà una legge che obblighi a scrivere il vero nome e cognome a ogni account?
DOWN
Fedez: il pubblico non perdona solo la falsità
A me è piaciuta l’esibizione di Fedez a Battiti Live, la prima apparizione sul palco di Fedez con Tananai e Mara Sattei per cantare La Dolce Vita, una canzoncina che mi diverte. Fedez ha deciso di salire sulle spalle di Tananai, errore, a momenti si castra la palla sinistra. Tanto che ha detto: «Fare un applauso alla palla sinistra». Il conduttore Alan Palmieri spiritoso ha detto: «Per fortuna ne abbiamo un’altra». Poi, Fedez è tornato sul palco con Francesca Michielin per cantare Chiamami per nome, la loro canzone portata a Sanremo, ma ha detto di non ricordare il testo, lei lo ha rassicurato. Applausi. Una cosa è certa: la sincerità funziona, il pubblico non perdona solo la falsità.
UP
Tananai: arrivare ultimi a Sanremo porta molta fortuna
Tananai, pseudonimo di Alberto Cotta Ramusino, un nomignolo che gli dava suo nonno e che in lombardo significa “piccola peste”, come avete letto si è esibito con Fedez e Mara Sattei a Battiti Live, la manifestazione di Radio Norba, ma non si sa come nell’agitazione s’è slogato un piede (una male esagerato), ma è passato subito. Tanto c’era la quasi certa notizia che avrebbe ricevuto il disco di platino per la loro canzone (con Fedez e Mara) La dolce vita, a rendere meno dolorosi gli infortuni da palco. Pensare che la sua Sesso proibito presentata a Sanremo era arrivata ultima in classifica. Proprio vero che le giurie al festival valgono per quel che possono valere. Tananai ora è una star, magari piccola, ma una star.
DOWN
Elisabetta Gregoraci: con le gaffe di Eli si scatena l’odio sociale degli invidiosi
Le papere e le gaffe le hanno sempre fatte tutti in tv, da miti come Mike Bongiorno a show girl immense come Sandra Mondaini, e le ha fatte anche Elisabetta Gregoraci (con cui ho lavorato a Buona Domenica in un ironico Tg) a Battiti Live. Ma nel suo caso avverto un certo odio sociale. Forse non le perdonano di essere legata a Flavio Briatore, troppo famoso, troppo ricco, troppo diretto nel suo dire. Elisa doveva presentare Volevamo solo essere felici di Francesco Gabbani e ha detto: “Volevo solo essere felici” e poi al posto di dire Alvaro Soler, ha detto “Alvaro Soleil”. C’era da ridere. L’odio delle critiche l’ha sommersa. Per fortuna lei se ne frega alla grande. Migliorerà.
DOWN
Alena Seredova: ogni passione è spenta o il fuoco è sotto al cenere?
Quando le coppie si sfasciano è sempre una grana anche se bisogna accettare la cosa. Lo sarà anche per Alena Seredova? Ora è mamma di tre meravigliose creature, i figli David Lee e Louis Thomas, avuti da Gigi Buffon, che la lasciò per Ilaria D’Amico, e Vivienne Charlotte, dal compagno Alessandro Nasi, dirigente e imprenditore cui è legata da otto anni, della famiglia Agnelli, un tempo “padrone” di Buffon. Oggi le chiedono se va finalmente d’accordo con Ilaria e lei serena risponde: «Non abbiamo mai avuto rapporti burrascosi. Situazione stabile, fin dall’inizio. Sempre uguale». Anche se non smentisce il suo pensiero passato: «Famiglia allargata? È proprio contro la mia natura». Il fuoco sotto la cenere?
UP
Sinisa Mihajlovic: uomo davvero strepitoso, e una squadra e una società strepitose
Sono pazzo di Sinisa Mihajlovic e anche del Bologna (ma sono Inter) al primo raduno per l’allenamento della nuova stagione non c’era nessun entusiasmo, perché al via sarebbe mancato l’uomo più importante, Sinisa Mihajlovic, appunto, l’allenatore ancora alle prese con le terapie per la leucemia. E invece, c’è stata l’improvvisa sorpresa per tutti: Sinisa è arrivato e, pur rimanendo seduto (era uscito dall’ospedale il giorno prima) e all’ombra ha fatto anche un breve discorso ai giocatori e ha seguito la partitella da bordo campo. Le lacrime (nascoste) non sono mancate. Ricordo che la società quando si è saputo della malattia nemmeno per un momento ha pensato a un nuovo allenatore. Standing ovation per tutti!