Buongiorno guys! Oggi vorrei parlare dell’energia universale. Ve lo ricordate il boom del “segreto”, il video virale che insegna a sprigionare le energie? Avete mai sentito parlare della legge dell’attrazione? Ciò che dai ricevi? Quello che fuoriesce ritorna all’ennesima potenza? Sono cresciuto in una famiglia di artisti. Mia nonna è fuggita dalla Rivoluzione russa in Italia, era una pittrice, scultrice e creatrice di ceramiche. Mia zia era una fotomodella e ha lavorato nei fotoromanzi finché non ha smesso per dedicarsi alla famiglia. La mamma, bè… Ornella Muti in Italia è conosciuta per i film di Adriano Celentano e non per le oltre 120 pellicole realizzate con i registi e gli attori più famosi della storia del cinema. La mamma la conoscono nel resto del mondo per film come La Ragazza di Trieste, Codice privato, Cronaca di una morte annunciata e tanti altri. È una grande tristezza che una diva ammirata ovunque non sia famosa in Italia per una carriera di film impegnati che pochi da noi conoscono. Per fortuna oggi è molto apprezzata e viene premiata. Racconto tutto questo per arrivare ad altro. Quindi ricomincio da capo. Nasco in una famiglia benestante con una madre famosa. Sapete che non me ne sono quasi mai accorta?
Mia madre è il tipo di artista che quando va a lavorare, pensate un po’, lavora e basta. Non ha mai dedicato il suo tempo alle serate, alle feste, alle cene di gala, se non obbligata per contratto. E abbiamo viaggiato in tutto il mondo per i film della mamma. Io fino a 15 anni ho sempre lasciato gli studi o studiato da sola in viaggio per stare con lei. Era bellissimo. Ho scoperto degli universi e ho avuto la fortuna di avere la nonnina più figa del mondo, che mi portava tutti i giorni a passeggiare tra musei e cimiteri. Mentre mamma girava Flash Gordon ho visto ogni cimitero di Londra e tutti i punti storici più intriganti e le mie prime mummie. A Napoli mentre mamma lavorava io visitavo la chiesa preferita della nonna, la cappella di San Severo. Ho avuto un’infanzia pazzesca. Incontaminata dalla follia dei brand, lontana da atteggiamenti di vippagine varia e maleducazione che spesso gravitano tra i ricchi benestanti. Mamma ha fatto film e programmi Tv dove stilisti come Valentino, Armani, Versace e Trussardi le hanno affidato vestiti per i suoi ruoli. Io non ne sapevo nulla, perché non si parlava di queste cose, specialmente non a casa o a tavola. Dopo il lavoro, mentre tutti andavano a divertirsi, mamma tornava a casa a cenare con noi. Tutto sempre in modo molto semplice. Mentre altri facevano la vita da jet-set, noi nei giorni liberi prendevamo un camper e papà Federico Fachinetti ci portava ad esplorare ambienti nuovi che ci circondavano. Spesso si mangiava per strada, avevamo sempre un fornello, e mamma e papà su quel fornellino hanno fatto miracoli. I bambini giocavano a fare i bambini. Io cantavo, cadevo, mi arrampicavo ovunque! Non sapevo cosa fosse la moda perché nessuno me ne parlava. Tranne che sull’essere pettinati, in ordine e puliti, quello che indossavamo non aveva importanza. Oggi invece vedo un ambiente dello spettacolo che non capisco. Vedo bambini che chiedono agli adulti “che orologio hai?” oppure “Che macchina guidi?”. Vedo bimbe che girano con borsette firmate e sanno benissimo cosa significa quello status symbol. Tutto questo mi mette tanta tristezza. Capisco anche perché spesso alcuni mi dicono di essere invidiosa quando prendo in giro chi vive in un lusso spropositato.
Ormai sembra che viviamo in una società dove è scontato che tutti vogliano la stessa cosa. Vorrei dire a queste persone che non è così. Non tutti vogliono troppo. Non tutti vogliono insegnare ai loro figli a indossare e riconoscere brand come Dior e Armani. C’è chi trova sia più importante e doveroso insegnare ai figli a essere educati e compassionevoli, insegnargli a mangiare bene, a riconoscere le piante e farsi un orticello. Bisogna insegnare ai figli che ciò che diamo ci ritorna. Essere famosi non ha valore se sei triste, solo, maleducato e inconsapevole. Anzi, quelle persone sono le più disperate di tutte. Credono di avere tutto ma nella realtà non hanno nulla. Sono poche le famiglie ricchissime che ho conosciuto che non hanno problemi gravi. Davvero poche. Un disastro. Quindi guys, non invidiate chi ha molto più di voi. Invidiate persone belle e consapevoli che hanno energie costruttive e vivono in grande armonia. Non insegnate ai vostri figli a guardare la firma, ma dategli gli strumenti per capire se la persona che indossa quella firma è valida. Spesso i giovani vanno alla ricerca della felicità buttandosi a capofitto in un’illusione. Non sempre dove c’è qualcosa che sbrilluccica c’è anche bellezza e felicità. Quando dicevo che i finti miti crollano… non mentivo. Guardate i Brangelini (figli di Brad Pitt e Angelina Jolie) oppure i Ferragnez (Fedez e Chiara Ferragni). Per non parlare di Amber Heard e Johnny Depp… Oggi tutti possono essere felici esattamente dove stanno, perché la storia insegna che il prato del vicino non è sempre più verde. Io non ho bisogno di una borsa di Prada per sentirmi importante. È Prada che deve cambiare il suo metodo démodé creando una linea ecosostenibile e cruelty free per convincere me a voler rientrare in un loro negozio. Tutto questo si chiama educazione e legge dell’attrazione. Mi hanno dato così tanto dell’invidiosa sulla povera Chiara Ferragni, invece pensate che io l’ho sempre compatita. Sapevo che prima o poi sarebbe crollata quella illusione. E oggi mi sento più forte e consapevole che mai, anche grazie a mamma!