Le donne salveranno il mondo dalla cucina! La battuta che ho fatto pochi giorni fa, nel corso di un confronto con il signor David Parenzo alla Zanzara, era nata come una provocazione. Durante la trasmissione si parlava dell'attentato a Donald Trump e della terribile figuraccia che i servizi segreti americani hanno fatto in mondo visione. Ho attaccato l'incompetenza delle donne in azione e mi sono imbarazzata per loro. Confuse, spaventate davanti a tanto caos e sangue. Una addirittura si è coperta dietro al corpo ferito del presidente americano. Non mi sorprende affatto ciò che è successo, mi sorprende invece che abbiano permesso a queste donne di stare in prima linea perché è contro natura. Da questo commento sono partite una serie di considerazioni che mi tengo dentro da molto tempo. E cioè: cosa ci fanno queste donne in prima linea? Parlo anche del mondo militare. Capisco ancora le donne nella polizia e carabinieri che sono meno esposte, ma le donne nel mondo della fanteria e degli incursori, che problemi hanno? Forse sono quelle ragazzine che il padre avrebbe voluto maschietti? Non saprei dire. Quello che so di certo è che sono un pericolo e una distrazione per i nostri uomini che devono pensare a difendere il Paese. Abbiamo avuto una prova in mondo visione di come le cose funzionano in natura: la donna non è fatta per questi mestieri violenti e stancanti, ma soprattutto non ha la potenza fisica di un uomo. Questa esternazione mi ha portato a riflettere.
Vorrei evidenziare il pericolo che corriamo: l’annientamento della figura femminile, ma soprattutto materna, imposto da questa società. Il ruolo di madre è il più importante al mondo, e se negli ultimi anni abbiamo prodotto individui senza dignità e per colpa delle loro famiglie e delle loro madri. Gente che si svende sui social per denaro; video senza senso che ogni giorno passano davanti ai nostri occhi; violenza , baby gang , stupri. Ma dove sono i genitori di fa queste cose? Giovani e meno giovani senza ambizioni, lontani da un credo e lontani da Dio. Capisco che molte donne siano costrette per motivi economici a lavorare. Per questo propongo almeno tre anni di maternità e bonus per la mamma). Anche perché credo vivamente che non si possa essere brave madri quando non si crescono personalmente i propri figli. Possiamo essere brave persone, ma difficilmente possiamo dire di essere brave scaricando i bambini di qua e di là. È molto raro essere donne in carriera e madri presenti ed efficienti. Prima di far infervorare alcune di voi concludo dicendo che ci possono essere tecniche e compromessi per riuscire a essere mamme pur vedendo realizzate le proprie ambizioni. Non dimentichiamoci tuttavia delle responsabilità che abbiamo in questa vita: siamo noi le guardiane del fuoco. Il mondo funziona bene solo quando noi cresciamo e curiamo le nostre famiglie.