Premessa importante e (purtroppo) doverosa visto che quando si parla di influencer, e in particolare di Chiara Ferragni, la gente per qualche motivo diventa nervosa: ciò che stiamo andando a scrivere non vuole né può contestare alcun 'reato' all'insalata bionda, non si tratta di un'inchiesta (fa ridere solo doverlo precisare, ndr) e non c'è alcun fervente desiderio di mandare al gabbio anima viva. Si tratta soltanto di un particolare che abbiamo notato e che, a parer nostro, fa ridere assai. Questa l'unica chiave di lettura possibile a ciò che andrete a leggere da qui in poi. D'accordo? Bene, procediamo: negli ultimi giorni, la regina madre delle supposte star dei social, nonché autoproclamatasi 'imprenditrice digitale', si è recata a Gardaland dove già era stata per festeggiare, in tempi molto molto diversi, i suoi primi 32 anni: all'epoca, aveva affittato l'intero parco divertimenti (non senza polemiche) per un giorno di faranoiche celebrazioni tra gigantesche decorazioni a forma di marshmallow installate in loco ad hoc e opulenze varie ed eventuali. Si vociferava che soltanto per la cena avrebbe speso 2500 euro. Inestimabile (e mai pubblicato), invece, il cifrone per il nolo della location, comprensivo di un extra per tenerla aperta ad personam, dopo il solito orario di chiusura. Ebbene, oggi le cose sembrano andare all'estremo opposto, deciamente più 'paiperistico'. E lo deduciamo da una storia Instagram della nostra, immortalata sul Blue Tornado. Proviamo a guardarla insieme: cos'ha di 'strano' questa foto?

Come è evidente anche a colpo d'occhio, non si tratta di una immagine stampata, ma di una foto fatta, tramite smartphone, a uno schermo. Ciò significa che Ferragni, dopo essersi goduta l'attrazione, non abbia voluto sborsare un 'tesoretto' pari a 17 euro e qualche centesimo - cifra che consente a qualunque visitatore del parco di ottenere stampa e consegna brevi manu immediata dell'experience vissuta su ogni giostra. Non solo la nostra non avrebbe pagato per il servizio, dunque, ma ha avuto anche l'audacia di postare in faccia ai suoi 28milioni di follower lo scatto 'trafugato', per non dire 'pezzotto', come se nessuno se ne potesse accorgere. E invece.
Invece, ce ne siamo accorti. Tra l'altro, scattare e postare un contenuto di questo tipo contravviene alle regole del parco stesso che, ovvio, guadagna anche vendendo le immagini dei visitatori agli stessi visitatori. Detta terra a terra: se lo avesse fatto chiunque altro, sarebbe stato almeno almeno rimbrottato male dal personale, con severa richiesta di cancellare dal telefono l'immagine 'rubata' dallo schermo dell'attrazione. Ma quindi Chiara Ferragni non può 'permettersi' di spendere 17 euro? Così stiamo messi?
Ma ovvio che no, per quanto le sue aziende non versino in periodi particolarmente floridi oramai da parecchio tempo, non stiamo certo insinuando una gravità del genere. Anzi, magari siamo noi a non capire: lo scatto potrebbe essere benissimo #adv. Purtroppo, però, non è nemmeno così perché, nel caso, avrebbe dovuto, per legge, segnarlo con l'ominimo hashtag (o anche #suppliedby, #invited). Oltre al fatto che dai content di un'influencer di razza ci si aspetterebbe come minimo una maggior qualità rispetto a quelli che potrebbe pubblicare Gigino l'idraulico di Molfetta centro.
Siamo davanti a una piccola, gustosa scivolata social per Ferragni. Verrebbe da dire, l'ennesima. Niente a confronto, chiaro, dell'accusa di truffa aggravata a cui è chiamata a rispondere nel processo iniziato a settembre scorso a causa del famigerato pandoro-gate e della beneficenza opaca che avrebbe fatto al reparto oncolgico infantile dell'ospedale Regina Margherita di Torino. Quella sì che è una rogna, per quanto la nostra abbia preferito partecipare, come d'abitudine e nel pieno del suo diritto, alla Fashion Week milanese rispetto a presentarsi in aula. Scelte di comunicazione discutibili, ma perfettamente legittime. Ognuno poi ride di ciò che ritiene, comunque la foto pezzotta di Chiara Ferragni a Gardaland potrebbe rappresentare croccante istantanea di quel cristologico 'sic transit gloria mundi'. E rafforza il (falso?) mito per cui gli influencer, perfino i più opulenti, abbiano una certa tendenza a godersi la vita 'Senza Pagare', come cantava un noto rapper qualche anno fa. Del resto come si potrà mai campare fuori dalle #adv? Saranno mica comuni mortali, lor signorie. Oppure sì?