Quando si ha a che fare con Andrea Diprè torna alla mente la definizione che tracciò Moreno Pisto, oggi direttore di MOW, per introdurre una sua intervista pubblicata su Write and roll society qualche anno fa: “È talmente falso da diventare autentico, talmente viscido da risultare coraggioso”. E viceversa. Così, il nuovo video che è spuntato sui social – con dei distinguo, come vedremo – sembra talmente falso che potrebbe essere davvero autentico. O al contrario… Intanto c’è e non si può fare a meno di parlare di questo appello in cui cerca aiuto per uscire dalla dipendenza dalla droga, perché comunque la si pensi “l’avvofatto” - così viene chiamato “affettuosamente” dai suoi fan in un neologismo che unisce la sua vecchia professione a una certa propensione per gli eccessi – è da sempre seguitissimo dai “dipreisti”: sia quando sfornava interviste improbabili su altrettante improbabili tv satellitari o Youtube, sia sui social (finché non glieli chiudono per qualche violazione). “Cari amici follower, sono l’avvocato Andrea Diprè… sapete, faccio uso di cocaina. Non riesco più a sopportare questa situazione” ha esordito nel video che si trova sulla pagina Instagram “videotecadipreista” con soli 35mila follower. E già qui si nota come lo stesso contenuto non sia stato condiviso anche su "andreadiprereal" che può contare invece 670mila seguaci. Che sia un’altra trovata per far crescere questa pagina?
L’appello che ha lanciato, comunque, continua con tono piuttosto accorato: “È una dipendenza che non riesco più a superare. A domare. Tra l’altro, a causa di questo, sono stato arrestato in Germania (lo avevamo intervistato non appena scarcerato, ndr). Ho avuto una prima esplosione di popolarità con le mie interviste, come ‘Diprè per il sociale’ su Youtube, e il mio canale officiale, che conteneva tutte queste interviste storiche con personaggi famosissimi, è stato chiuso a causa di video pubblicati sotto l’effetto di sostanze. Di cocaina”. E prosegue ancora Diprè, facendo capire quanto la sua attività – e probabilmente ormai anche la sua stessa vita – sia legata alle piattaforme social: “Dopo questa chiusura, nel novembre dell’anno scorso, mi è caduto il mondo addosso. Purtroppo sono schiavo della cocaina. Chiedo aiuto. Non posso andare avanti in questo modo, per cui aiutatemi. Grazie”. Difficile stabilire se il suo appello sia autentico o soltanto finalizzato a far nuovamente discutere (e quindi attirare follower), ma con lui non è mai facile capirlo fino in fondo perché, come disse Giulio Andreotti, "il ragazzo è talmente capace a tutto che può diventare capace di tutto”.