“Posso toccarmi il pacco mentre ti parlo?”: sarebbe fantastico un inizio così per Andrea Giambruno, ospite a Dritto e Rovescio chez Paolo Del Debbio. Un'apertura da sogno per un teorico dell'aperturismo come l'ex marito di Giorgia Meloni. “Se vuoi far parte del gruppo”, gli risponderebbe il padrone di casa citando l'ospite, “devi darci qualcosa in cambio. Noi facciamo terna, quaterna e tombola. Qui si lavora di ramazza”. A questo punto Giambruno potrebbe controbattere: “Ottimo, mica siamo all'Agenzia delle Entrate. Ci siamo già conosciuti io e te? Dove ti ho già visto? Ero ubriaco? Sai con chi ho una tresca?”. Utopie e fuorionda di Striscia a parte, arriva la realtà: la classica intervista rehab per rimettere in buona luce un personaggio che è finito in mezzo a uno scandalo più grosso del suo ciuffo, sprofondando nel Blu Estoril della vergogna più profonda, tendente al nero. Essere certi al cento per cento del contenuto dell'intervista è semplice, matematico. La soluzione è in questa domanda: perché Giambruno va Del Debbio mentre a Belve, da Francesca Fagnani, no?
Andrea Giambruno gioca in casa, per forza. Gli conviene, anche se lo scandalo che gli ha rovinato carriera e matrimonio era arrivato dal fuoco amico di Striscia la Notizia. Del Debbio non lo metterà certo in difficoltà, su questo ci si può giocare tutto il fissante per capelli del mondo. A Belve sarebbe stata tutta un'altra storia, anche se il savoir-faire dell'ex first gentleman avrebbe avuto una valvola di sfogo maggiore con la bella e biondissima Francesca Fagnani. Magari non le avrebbe proposto un terzetto canoro con Chicco Mentana ma siamo certi che avrebbe apprezzato di più, e chi non lo farebbe, nell'essere intervistato dalla graziosa presentatrice di RaiDue. Certo, la Fagnani tra un sorriso e un'espressione di stupore gli avrebbe fatto domande vere, scomode. Lo avrebbe messo in difficoltà, soprattutto sul tema dei fuorionda e del divorzio da Giorgia Meloni. La motivazione ufficiale per non aver preso parte a Belve?
A quanto pare Andrea Giambruno ci sarebbe anche andato a Belve, e addirittura Giorgia Meloni non avrebbe avuto rimostranze a riguardo: sarebbe stata Mediaset a non concedere l'ospitata. Dalla società dei Berlusconi hanno commentato al Fatto Quotidiano: “Avete mai visto un calciatore che dà un’intervista a un giornale nemico parlando male della propria squadra?”. Il calciatore è Giambruno, e il rischio secondo Mediaset era che andasse dal nemico per sputare nel piatto dove mangia. Tradotto, la Fagnani avrebbe potuto fargli domande del tipo: cosa pensi di Striscia la Notizia? E lui avrebbe potuto tirare fuori qualcosa di veramente grosso, senza fraintendimenti. Inoltre ci sarebbe stata di mezzo un'altra questione: come un calciatore, Giambruno sarebbe in fase di rinnovo contrattuale e avrebbe già manifestato l'intenzione di cambiare squadra, tornando a condurre un programma. Mediaset quindi non avrebbe firmato la liberatoria per questioni contrattuali, scegliendo di temporeggiare fino alla fine di Belve. Oppure, ipotizziamo, essendo a fine contratto il rischio di un attacco dall'interno era ancora più alto.