L’ultimo truffagli è stata fatale, per ora. Sono scattate le manette per “occhio da pesce lesso” da parte degli agenti del commissariato Colombo dopo un rocambolesco inseguimento, proprio mentre stava per estorcere denaro a un anziano. La tecnica era sempre la stessa: il 35enne Maurizio Bevilacqua sceglieva le sue vittime, per lo più donne o anziani alla guida di un’auto, li seguiva e li fermava sostenendo di essere stato urtato mentre camminava a piedi sul ciglio della strada, oppure mentre guidava una macchina o uno scooter. Il passo successivo era ottenere un risarcimento sul posto. E se qualcuno tentava di opporre resistenza attaccava con le minacce, più o meno velate. "Mio figlio è campione del mondo di pugilato. Sono imparentato con i Casamonica. Hai fatto il danno e ora mi paghi". Alla fine quasi tutti cedevano alla truffe, che spesso sono sfociate in vere e proprie estorsioni. A incutere timore, stando al racconto delle vittime, erano la sua espressione impenetrabile e quegli occhi sporgenti. Gli investigatori sono convinti che molte vittime abbiano preferito non rivolgersi alle forze dell’ordine, ma sono comunque molte le denunce che negli ultimi due anni polizia e carabinieri hanno collezionato.
Maurizio Bevilacqua nel 2019 era già finito ai domiciliari per almeno dieci truffe dello specchietto messe a segno, a volte con la complicità della moglie. La donna è ancora in carcere, mentre i 9 figli della coppia sono stati affidati in diverse case famiglia. Ma già nel 2020, nonostante la misura restrittiva, è tornato ad agire da solo, riuscendo sempre a dileguarsi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Nell’ultimo periodo gli agenti hanno intensificato le indagini, riuscendo a coglierlo in flagrante. “Occhio da pesce lesso” è fuggito in sella al suo scooter e credeva di averla fatta franca ma una volta tornato a casa, un alloggio dell’Ater in via del Gazometro, ha trovato ad aspettarlo i poliziotti.