image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

I rincari del gas sono una “truffa”,
allora perché lo Stato non impone
a Eni un tetto massimo?

  • di Marco Ciotola Marco Ciotola

21 marzo 2022

I rincari del gas sono una “truffa”, allora perché lo Stato non impone a Eni un tetto massimo?
Pochi giorni fa il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha parlato apertamente di truffa del caro prezzi sull’energia, lasciando intendere il protrarsi di una netta speculazione da parte delle compagnie energetiche come l’Eni, che ha il monopolio in Italia del gas ed è ad ampia partecipazione statale. Ma allora perché lo Stato non interviene?

di Marco Ciotola Marco Ciotola

Pochi giorni fa, di fronte a un prezzo del gas arrivato a picchi difficili da ricordare, la procura di Roma ha aperto un’indagine sul notevole aumento delle bollette, cercando di chiarire se siano guidate da speculazioni illecite e truffe. Truffe di cui aveva esplicitamente parlato il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, citando il largo aumento dei costi delle forniture senza che alla base ci sia quello delle materie prime. Un’osservazione netta, che non è certo passata inosservata alla stampa e allo scenario politico-economico italiano in toto, parte del quale non ha mancato di notare le contraddizioni insite in simili dichiarazioni: perché dal governo arrivano le stesse proteste che potrebbero arrivare da un comune cittadino incazzato nero di fronte a una bolletta più che raddoppiata, ma nessuna imposizione?

20220321 112148098 8573

L’Eni, che ha il monopolio in Italia del gas, è ad ampia partecipazione statale, quello stesso Stato che d’altronde l’ha creata. Ed è peraltro una legge chiara e precisa, la numero 474 del 30 luglio 1994 – cosiddetta “golden share” – che esplicita come i Ministeri di economia e finanze e dello sviluppo economico restino titolari di una serie di poteri speciali nei confronti della compagnia attualmente guidata dall’Ad Claudio Descalzi:“L’istituto della c.d. golden share, cioè il potere di introdurre nello statuto delle società oggetto di privatizzazione poteri speciali che il Governo, attraverso il Ministro dell’economia e delle finanze, può esercitare anche dopo aver ceduto il controllo, è stato previsto nell’ambito della disciplina generale sulle privatizzazioni dettata dal decreto-legge 13 maggio 1994, n. 332. La golden share si applica alle società che operano in settori relativi ai servizi pubblici, tra i quali il decreto-legge n. 332/1994 indica espressamente la difesa, i trasporti, le telecomunicazioni, le fonti di energia”. Poteri speciali che vogliono dire interventi, primo tra tutti l’imposizione di un tetto ai prezzi, diventati seriamente insostenibili per privati e soprattutto per le aziende cosiddette “energivore”, vale a dire quelle tendenzialmente a ciclo continuo di produzione.

20220321 112212223 4170

Prezzo dell’energia alle stelle: quanta speculazione?

La girandola produttiva che porta i prodotti dalla fonte alle persone è sempre particolarmente complessa, e un simile discorso è si fa ancora più articolato per quanto riguarda il settore energetico. Qui si moltiplicano infatti gli elementi in gioco, e l’analisi di concorrenza in divenire, scenari ipotetici e futuri diviene quasi più importante della cornice presente. Tuttavia, la sostanza che emerge da molti osservatori nazionali e non è come la situazione di prezzo attuale rappresenti un unicum degli ultimi 20 anni, per via dello scostamento fortissimo tra fattori socio-economici e aumento dei prezzi del gas; questo malgrado siano emerse in prevalenza spiegazioni di tipo bellico, di filiera, dogane e simili.

La verità? Difficile da dire, ma per farsi un’idea un po’ più strutturata basta dare un’occhiata al prezzo del gas in altri Paesi quali Austria, Stati Uniti, Giappone e moltissimi altri, dove lo scenario è rimasto praticamente invariato anche di fronte ai venti di guerra del 2022. Per dirla con le parole utilizzate dal noto economista Luigi Bidoia, il prezzo non sembra affatto dipeso “dalla legge della domanda e dell’offerta – come invece dovrebbe essere in un mercato sano e trasparente – ma piuttosto da operazioni speculative e di arbitraggio da parte di grandi operatori energetici”.

20220321 112329614 8625

Nell’esprimere simili osservazioni, Bidoia non fa altro che spendersi in un’esegesi di quanto detto dall’Antitrust, l’Autorità Garante per la concorrenza e il Mercato, quando nota come l’incremento si sia “ribaltato integralmente sugli utilizzatori, che l’hanno a loro volta passato sui prezzi praticati; un possibile intervento per calmierare il prezzo del gas sarebbe dunque rappresentato, seguendo tale critica, da qualche forma di ritorno ad un sistema di contratti a lungo termine, abbandonando il massiccio ricorso alle contrattazioni spot sviluppatosi negli ultimi anni”.E mentre resta in ballo la questione della diversificazione delle fonti energetiche e il distacco da “mamma energia” la Russia – sforzo che richiede almeno 4 anni e appare su carta difficilissimo – Cingolani ha provato negli ultimi giorni a ristabilire ordine dopo il suo sfogo, evidenziando come non abbia “nessuna intenzione di sollevare problemi senza proporre soluzioni, come qualcuno ha voluto intendere”. Se i rincari – ha proseguito – seguono il cosiddetto “mercato degli hub”, va valutata come prima ipotesi quella di un “price cap”, vale a dire la fissazione di un tetto massimo per il prezzo del gas all'ingrosso, che “porterebbe molti benefici anche sul prezzo di mercato elettrico”.

Ma è normale essere arrivati fino a questo punto? E per quale motivo il tono delle osservazioni, talvolta anche nette e severe, da parte di Authority e governo non è mai accompagnato da una svolta interventista anche laddove ce ne sia concretamente la possibilità?

More

Ecco come nasce il prezzo di benzina e gasolio e perché è impossibile fermare la speculazione: “Che non nasce in Italia e probabilmente neanche in Europa”

di Matteo Cassol Matteo Cassol

La "truffa colossale"

Ecco come nasce il prezzo di benzina e gasolio e perché è impossibile fermare la speculazione: “Che non nasce in Italia e probabilmente neanche in Europa”

Il prezzo dei carburanti per il ministro Cingolani è “una colossale truffa”. Ma cosa fa il suo Governo al riguardo?

di Redazione MOW Redazione MOW

Ah ma non è il Codacons?

Il prezzo dei carburanti per il ministro Cingolani è “una colossale truffa”. Ma cosa fa il suo Governo al riguardo?

Bollette e prezzi del carburante ai massimi, il metano non ci dà più una mano: ecco il piano per “risvegliarlo”

Un filo di gas

Bollette e prezzi del carburante ai massimi, il metano non ci dà più una mano: ecco il piano per “risvegliarlo”

Tag

  • Attualità
  • Claudio Descalzi
  • Eni
  • Gas
  • rincari energia

Top Stories

  • Wanna Marchi asfalta Casa a prima vista: “Ormai tutti le vendono, ma avranno la licenza? E i nuovi agenti…”. La regina delle televendite contro Real Time?

    di Jacopo Tona

    Wanna Marchi asfalta Casa a prima vista: “Ormai tutti le vendono, ma avranno la licenza? E i nuovi agenti…”. La regina delle televendite contro Real Time?
  • Omicidio Poggi, OGGI ALBERTO STASI SAREBBE INNOCENTE, perché? La riforma Orlando ha riscritto le regole processuali: due assoluzioni non possono portare a una condanna, non più l’assassino della fidanzata Chiara ma…

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, OGGI ALBERTO STASI SAREBBE INNOCENTE, perché? La riforma Orlando ha riscritto le regole processuali: due assoluzioni non possono portare a una condanna, non più l’assassino della fidanzata Chiara ma…
  • Omicidio Resinovich, LILIANA HA SCRITTO UNA LETTERA D’ADDIO? Sentiva che le sarebbe accaduto qualcosa? Spunta la mail dimenticata inviata all’amante Sterpin: “Pensavo che non fosse rilevante”. C’entra anche il marito Sebastiano?

    di Benedetta Minoliti

    Omicidio Resinovich, LILIANA HA SCRITTO UNA LETTERA D’ADDIO? Sentiva che le sarebbe accaduto qualcosa? Spunta la mail dimenticata inviata all’amante Sterpin: “Pensavo che non fosse rilevante”. C’entra anche il marito Sebastiano?
  • Omicidio Liliana Resinovich, ci mancava LO SCAZZO tra Visintin e Sterpin: “L’amore fatto con le mani? Sta cercando di mettermi in bocca cose mai dette. C’è solo da sputargli in faccia”. Lo scontro tra marito e amante, ma chi è l’assassino?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Liliana Resinovich, ci mancava LO SCAZZO tra Visintin e Sterpin: “L’amore fatto con le mani? Sta cercando di mettermi in bocca cose mai dette. C’è solo da sputargli in faccia”. Lo scontro tra marito e amante, ma chi è l’assassino?
  • Le bombe di Fabrizio Corona, a On Air minaccia Donald Trump? “Ho delle foto di Melania, se non fermi la guera...”. Francesca Fagnani e la diffida: “Alto rigore morale con Urtis?”. Giorgia Meloni? “Non accetta nemici, come in dittatura”

    di Jacopo Tona

    Le bombe di Fabrizio Corona, a On Air minaccia Donald Trump? “Ho delle foto di Melania, se non fermi la guera...”. Francesca Fagnani e la diffida: “Alto rigore morale con Urtis?”. Giorgia Meloni? “Non accetta nemici, come in dittatura”
  • Ma vi ricordate quando i concerti costavano 10 euro? Siamo (stati) davvero così indie che meno gente c'era, meglio era (altro che sold out). E ce ne sarebbe ancora un gran "po*nobisogno"!

    di Grazia Sambruna

    Ma vi ricordate quando i concerti costavano 10 euro? Siamo (stati) davvero così indie che meno gente c'era, meglio era (altro che sold out). E ce ne sarebbe ancora un gran "po*nobisogno"!

di Marco Ciotola Marco Ciotola

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Johnson shock su Putin: "È uno spacciatore di petrolio e gas"

di Maria Francesca Troisi

Johnson shock su Putin: "È uno spacciatore di petrolio e gas"
Next Next

Johnson shock su Putin: "È uno spacciatore di petrolio e gas"

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy