L’uragano Erin, attualmente un Categoria 5 da 255 km/h – roba da piegare i grattacieli come fuscelli – sta puntando dritto sulla East Coast americana. Ma non è detto che finisca lì: secondo gli esperti, il ciclone potrebbe prendersi un volo low-cost verso l’Europa e, in maniera del tutto paradossale, portare all’Italia… non tempeste e uragani, ma un forno africano di fine agosto. Sì, avete letto bene: mentre Irlanda, Galles e Francia si preparano a venti oltre i 100 km/h, mareggiate e piogge torrenziali, qui rischiamo di cuocerci come pollo allo spiedo con punte da 38 gradi al Sud e sulle isole. Come spesso accade, i giganti tropicali perdono forza quando escono dalle acque calde dei Caraibi. Erin non farà eccezione: attraversando l’Atlantico e scontrandosi con correnti più fredde, calerà da mostro di Categoria 5 a innocua “tempesta extratropicale”. Innocua si fa per dire, perché comunque scaricherà un bel po’ di caos sul Nord Europa. E l’Italia? Non beccherà l’uragano in sé, ma il suo effetto collaterale. Grazie al moto antiorario delle correnti attorno all’ex Erin, un promontorio subtropicale risalirà dritto verso il Mediterraneo.

Risultato: anticiclone africano e nuova fiammata estiva proprio quando pensavamo di aver scampato la stagione delle sudate notturne. In poche parole, l’ultima settimana di agosto ci regalerà la solita scena tragicomica: amici del Nord con l’ombrello sempre aperto e mare in burrasca sulle spiagge atlantiche, mentre da Roma in giù si rischia il remake di “Apocalypse Now” sfiorando i 40 gradi. E non c’è da stupirsi. Il meteo estremo è la nuova normalità: uragani, ondate di calore, alluvioni improvvise. La geografia climatica che conoscevamo è ormai saltata. Altro che “settembre fresco”: ci stiamo abituando a una giostra che non si ferma mai. Che non ci sono più le mezze stagioni non è più una battuta, è cronaca. Erin lo dimostra: un ciclone nato per spazzare via case in Florida, che però finisce per portarci un’afa sahariana nel cuore del Mediterraneo. In pratica: mentre l’Atlantico lotta contro onde alte sette metri, noi stiamo già per riaccendere i ventilatori. Fine agosto, in Italia, sarà rovente. E non in senso metaforico.
