A Milano è guerriglia urbana. Le notizie di cronaca degli ultimi giorni, riportano accoltellamenti e sparatorie in strada. A colpire è soprattutto la giovane età di chi si rende protagonista di questi atti vandalici quando non criminali. Riaffiora, con sempre maggior insistenza, il termine “baby gang”. Abbiamo contattato telefonicamente Giuseppe Cruciani per farci raccontare la situazione meneghina dalla sua viva voce. Tanto per cominciare, giusto sotto casa sua, c’è chi ha preso in mano la pistola giorni fa. E ha fatto fuoco. Da allora, racconta il giornalista, nemmeno l’ombra di un vigile urbano mentre per la via continua a regnare l’inferno. Mentre per il sindaco Beppe Sala, Milano rimane sempre il #placetobe…
Cosa sta succedendo a Milano?
Il casino che si legge sulla cronaca. Ma posso portare anche la mia esperienza: abito a 200 metri dalla zona in cui, qualche settimana fa, qualcuno ha messo mano alla pistola. Partirono dei colpi. In generale, il problema è che Milano è fuori controllo.
Ritiene che il sindaco Sala abbia delle responsabilità?
Tutta questa situazione non è gestita da anni. Sicuramente Sala non è l’unico ad avere l’incarico di controllare il territorio. Comunque, le zone della cosiddetta “movida” oggi sono invivibili. Di più: in qualunque quartiere ci siano dei bar, ecco che si assembrano centinaia di persone fino alle tre di notte che lasciano poi l’inferno per terra rompendo i coglioni a chi abita lì.
Quindi a Milano si tratta di un’emergenza costante…
Lo è, a Milano è un problema endemico. Durante la pandemia, non potendo esserci assembramenti esterni, non si vedeva. Ma resta che qui non esiste un presidio del territorio decente. Intere parti della città sono lasciate in mano a gruppi di persone che fanno uso di sostanze stupefacenti e, da lì in poi, quello che gli pare.
A colpire, negli ultimi giorni, è la giovane età di chi si rende protagonista di questi atti…
Ma chissenefrega! Un’azione criminale è un’azione criminale a prescindere dall’età di chi la compie. Poi le baby gang esistono e sempre esisteranno, non è che le scopriamo oggi. Io parlo, in generale, di persone che alterate da alcol e droga - non lo dico certo per condannarne l’uso, ognuno faccia ciò che gli pare - creano una situazione esplosiva.
Quali sono le cause, secondo lei? C’è chi parla dell’influenza negativa della musica trap…
Ma questa è una cazzata, dai…
Concordo. Quindi perché succede? Droga e alcol?
A me che le persone si accoltellino tra di loro, si ubriachino o che si fumino quaranta canne, non interessa. Il problema è che il territorio va controllato: non si possono abbandonare intere zone della città senza la presenza di un vigile urbano. Pure sotto casa mia, dicevo, c’è l’inferno praticamente ogni mattina, ma soprattutto di sabato e domenica. È diventato impossibile circolare come anche parcheggiare. Se chiedi di passare, ti distruggono la macchina. Mai vista una situazione così grave a Milano e abito qui da tanti anni.
Se questi sono i risultati, ci meritavamo il coprifuoco?
Ma no, il coprifuoco è sempre e solo un danno. Certo, da questo punto di vista e solo da questo, quando c’era il coprifuoco i residenti hanno respirato. Ma pensa uno che ha speso centinaia di migliaia di euro per una casa e poi si ritrova la strada in cui abita occupata militarmente da ragazzi che fino alle tre di notte stanno lì pronti ad aggredire se appena prova a dire A o B.
Possibili soluzioni?
Non devo certo trovarle io. Le persone si riuniscono e fanno casino. È sempre successo. Ognuno fa quello che vuole, genitori compresi e non discuto. Il fatto è che non può essere che un intero territorio sia lasciato allo sbando. Ribadisco: qui sotto casa mia c’è stata una sparatoria massimo due settimane fa. E non si è ancora vista l’ombra di un vigile urbano che passasse a controllare da allora a oggi.
Avrebbe più domande, dunque, per un poliziotto o per un ragazzino che appartiene a una baby gang?
Per uno delle forze dell’ordine, sicuro. Avrei un’unica domanda: dove cazzo sta la polizia?