'Ballando con le Stelle' finora è puntualmente sconfitto nel match Auditel del weekend dalla corazzata defilippiana di 'Tu Si Que Vales' che lo distacca, in genere, di almeno un milione di spettatori. Anche chi non dovesse aver visto l'ultima puntata dell'elegantissimo show di Milly Carlucci, sarà quasi certamente incappato sui social in una clip trasmessa nel sabato sera, anzi oramai notte, di Rai 1 in cui il concorrente Rosa Chemical (sì, quello 'famoso' per essersi limonato Fedez qualche Sanremo fa, con grande scorno dell'allora mogliettina Chiara Ferragni) ha espresso il proprio feticismo per i piedi. Lo vediamo in sala prove insieme alla 'sua' ballerina professionista Erica Martinelli, intento a pietirle, insistemente, di fargli annusare appunto i piedi 'sudati' e anche le ascelle. Lui glieli bacia come fosse un premio, una ricompensa, per essersi impegnato abbastanza nel ballo, ogni giorno. E lo fa, tante volte, ansimando di piacere. Queste immagini hanno generato ribrezzo in moltissimi, altri ne hanno semplicemente riso. Ma c'è anche chi si è infuriato: da sabato, infatti, ricevo decine e decine di messaggi indignati da parte di feticisti dei piedi che non si sentono rappresentati da Rosa Chemical (né vogliono esserlo). Lo trovano 'aberrante', 'la cosa peggiore che ci è successa dopo Peppe Fetish', 'assurdo che la Rai mandi in onda una banalizzazione tanto distorta di una categoria di persone che già deve convivere con grandi pregiudizi da parte della società'. Bene, qui a riportarvi il commento di Antonio (nome di fantasia), orgoglioso feticista dei piedi che ha voluto raccontarmi i motivi di tanto dissenso nei confronti del rapper - sempre ammesso che il 'rapper' faccia ancora 'sto mestiere, non è chiarissimo, scusate.
Antonio, cosa ti ha fatto arrabbiare di quella clip di Rosa Chemical a 'Ballando con le 'Stelle'?
Viene mostrata una rappresentazione parziale e sbagliata, come succede in ogni banalizzazione. Noi feticisti saremo anche complessi da comprendere, ma Rosa Chemical è stato aberrante: ha messo in scena una baracconata che non ci rispecchia per niente. Se già siamo purtroppo abituati a essere visti con pregiudizio da parte della società, figuriamoci ora che Rai 1 ha mandato in onda quel teatrino orrendo. Rosa Chemical è la cosa peggiore che ci sia successa dai tempi di Peppe Fetish.
Addirittura! Cosa c'è di sbagliato nella rappresentazione che Rosa Chemical ha fatto del feticismo dei piedi?
Prima di tutto, ci fa passare per maniaci, malati, mostri. Non siamo gente che va in giro a chiedere a chiunque di leccare piedi ancora prima del ciao, non è così che interagiamo con le persone. E ci mancherebbe! Ma questo è il messaggio che è passato, purtroppo. E comprendo che chi abbia visto quella clip possa essere rimasto disorientato, io stesso, da feticista, ho provato schifo. Infatti me ne voglio dissociare. La questione del feticismo è molto strutturata e complessa, ha svariati sottolivelli. Chemical ha mostrato soltanto un ramo di questa parifilia ossia quella del 'feticista da sottomissione': chi adora i piedi odorosi, le scarpe usate e ne fa propri feticci per eccitarsi. Esiste però tutta un'altra branca, la branca dei 'veneratori' (di cui per esempio faccio parte anche io) che apprezza il piede femminile nella sua interezza, lo massaggia, trova che sia una parte del corpo molto erotica e/o che prendersene cura sia una coccola alla partner. Chemical ha completamente sbagliato l'approccio...
In che senso?
Io ho una relazione stabile da due anni, ma anche prima, quando uscivo con qualcuna, non mi sono mai sognato di chiederle di farmi annusare i suoi piedi sudati. Prima di tutto, ci vuole rispetto per l'altra persona. Rispetto che Rosa Chemical non ha mostrato di avere nei confronti della ballerina. Quello che esce dal video trasmesso in diretta è che siamo tutti quanti dei pervertiti che si fiondano sui piedi maledoranti della gente e ne fanno una questione di vita o di morte. Non è così. I feticisti, per la maggior parte, sono molto timidi e vivono malissimo questa loro parafilia perché troppo spesso vengono additati come malati o maniaci. Invece, si tratta solo di una visione della sessualità che può essere vissuta con grande serenità e anche divertimento da parte di entrambi all'interno di una relazione o comunque di un rapporto intimo.
Ma quindi, perdona la domanda ma io sono del tutto ignorante in materia, se non ci sono di mezzo i piedi, tu non ti ecciti? Non riesci a fare sesso?
Se non ci sono di mezzo i piedi, certo che mi viene ‘ voglia ‘ ugualmente! (ride, ndr). Sono una parte come altre che può stimolarmi ma non qualcosa di indispensabile. Per mia esperienza, io li trovo un arricchimento dell'esperienza sessuale in sé: il corpo della donna è un miracolo a 360 gradi e ogni parte di esso merita una sua considerazione, senza privilegiarne per forza questo o quell'aspetto.
Da dove nasce la 'venerazione' per i piedi? Ti piacciono da sempre o c'è stato un momento in cui te ne sei reso conto?
Domanda di per sé semplice ma dalla risposta complessa. Premettendo che io posso chiaramente parlare solo della mia esperienza personale, e che su cosa sia il feticismo e i suoi aspetti a livello più profondo lo possono dire i professionisti, io, parlando per me, ho 'scoperto' questa passione durante il periodo del Covid. Passando molto tempo forzatamente a casa, ho iniziato a documentarmi su più aspetti della sessualità essendo da sempre e di mio una persona genuinamente curiosa. Da lì, mi sono accorto che era una parte che poteva piacermi. Semplicemente, non mi ero mai posto la domanda prima.
Hai citato Peppe Fetish...
Gran parte della comunità dei feticisti dice che dobbiamo ringraziarlo perché "ci ha fatto uscire dall'ombra". Non sono d'accordo perché se quella doveva essere la rappresentazione, sarei stato ben più felice di restarci, nell'ombra. È un altro che ha mostrato, erroneamente, che i feticisti siano soltanto gente che implora le donne di mettergli i piedi, il più sudati possibile, in bocca. È chiaro che questa sia un'immagine, nove volte e mezzo su dieci, respingente. Anche Rosa Chemical ha ribadito che lui li vuole annusare e baciare proprio solo se 'sporchi' e luridi. Non è così che funziona.
E come funziona? C'è qualcosa che vorresti dire per contrastare questa narrazione e farne una per te più adeguata?
Vorrei che la gente capisse che non siamo le macchiette che i media dipingono fin troppo spesso. Siamo persone che hanno una passione erotica per il piede femminile, non fuori di testa che si lanciano sui piedi della gente appena ne intuiscono l'occasione e fregandosene del consenso. Descrizioni esasperate di questo tipo sono da film di serie Z, per nulla aderenti alla realtà. Posso capire che la Rai abbia un disperato bisogno di fare ascolti e che gli ascolti si facciano anche creando dibattiti su temi pruriginosi, 'scandalosi'. Ma qui lo 'scandalo' non esiste. Cavalcare il feticismo in questa maniera irrispettosa per alzare l'engagement provocando indignazione e disgusto nel pubblico verso un'intera categoria di persone è gettare fango su gente come me, e tantissimi altri di noi, che invece hanno sempre avuto un grandissimo rispetto per le donne e mai si sognerebbero di approcciarsi/rapportarsi a loro dicendo: 'Oddio, non vedo l'ora di leccare i tuoi piedi sporchi!".
E se avessi davanti Rosa Chemical, cosa gli vorresti dire in questo momento?
Caro Chemical, ti parlo da ‘collega’ non musicale ma in ambito feticista. Non so da quanto tu sia dei nostri, io lo sono da sufficiente tempo per ricordare come venivamo considerati fino a pochi anni fa: malati, freak, disagiati, da ricovero in clinica. Poi, come saprai anche tu, il business si è ‘ accorto ‘ di noi e da lì siamo diventati una sorta di portafoglio per tante. Ora.. le tue esternazioni a 'Ballando con le stelle' sono sì, parte del nostro mondo, ma non l’unica via. Abbiamo faticato a farci riconoscere non più come macchiette depravate ma come persone che possono aver cura e affetto di una parte del corpo, sai bene che un impatto così forte ( odori, scarpe usate ecc ) può allontanare invece che avvicinare. Fai più attenzione. Io da feticista non sono come te, ma c’è spazio per tutti. Solo, cerchiamo di non generalizzare o torniamo indietro di 10 anni.