Se pensavate che la pizza di Briatore fosse eccessivamente cara preparatevi ad accendere un mutuo per la proposta di Renato Viola: è sua infatti la pizza più cara del mondo. Siete sicuri di voler sapere il prezzo? Nel nostro Paese il costo di partenza è di 8.300 euro, mentre a New York può raggiungere i 15.000 dollari. Il motivo - sempre che ci sia un motivo per far pagare una pizza quanto un’auto - risiede negli ingredienti esclusivi. L’impasto lievita naturalmente per 72 ore ed è realizzato con sale rosa australiano del fiume Murray. Si prosegue poi con tre tipi di caviale: Oscietra royal prestige, caviale Kaspia Oscietra royal classic direttamente dall’Iran, ed infine il caviale di Beluga del Mar Caspio - Dio solo sa cosa appioppa agli americani visto che l’importazione è illegale negli Stati Uniti dal 2005- che, si legge sul sito ufficiale dello Chef, “is more rare because you can not pescarne more than 100 copies a year”. Caro Viola, è tutto super chic but next time il consiglio è di investire qualche spiccio in più nell’ufficio stampa, even qualcuno che parli inglese e rilegga i testi.
Refuso maccheronico a parte - mentre i clienti miliardari anglofoni sono ancora lì a chiedersi cos’è che you can not do con questi 100 Beluga - la pizza continua con gamberi rossi di Acciaroli, aragosta, cicale ed infine il prestigioso Remy Martin Cognac Luigi XIII, che da il nome alla pizza. Il tutto servito su un servizio di piatti e argenteria esclusivo. È Renato Viola in persona, insieme ad un sommelir e ad uno chef, ad occuparsi della preparazione a domicilio. Nonostante il prezzo esorbitante le richieste sono altissime, sostiene lo chef, per lo più avanzate da milionari che desiderano un’esperienza esclusiva e non badano al conto.