Come si cambia, per non morire... Lo sa bene Luca Bizzarri, che a una manciata d'ore dal crollo del Ponte Morandi esprimeva il suo cordoglio per le vittime, indignato per il cedimento del viadotto.
"So già che non pagherà nessuno", commentava ai tempi (era il 2018), mentre ora presta la sua voce a un podcast di Autostrade per l'Italia, "Wonders", insieme al collega Paolo Kessisoglu.
Ma contro questa scelta si è scagliata Egle Possetti, presidente del comitato Ricordo vittime del Morandi, che ha replicato in una nota la decisione dell'attore, nonché doppiatore ligure, e presidente della fondazione Palazzo Ducale di Genova.
E la Possetti comincia proprio dalla affermazione del 2018: "Nessuno pagherà... disse Luca Bizzarri in merito alla tragedia del Ponte Morandi. La coerenza non è di questo Paese, non è nel Dna nazionale, non è nelle scelte di chi serviva lo Stato con compiti rilevanti e molto delicati e passa ad essere un top manager di società private, la coerenza non è neanche nelle parole di un attore comico, che riveste anche ruolo istituzionale nella città di Genova, che il giorno dopo la tragedia, essendo genovese, come tanti suoi concittadini si dichiarò indignato. Oggi pare che l’indignazione sia passata, per un genovese la scelta di prestare la voce a questa società, anche se alcuni pensano che ora "sia un’altra cosa', "sia cambiata' è a nostro modo di vedere di cattivo gusto. Secondo noi - sostiene ancora Possetti - la scelta di un genovese non è casuale e forse studiata a tavolino per minimizzare, per allontanare l'indignazione. Le chiedo scusa, Luca - conclude - se le sue motivazioni hanno fondamenti di altro spessore, quello che percepiamo ora ci permetta di dire che ci delude".
Dal canto suo Bizzarri ha replicato con un tweet (poi rimosso), che ha copiato poi paro paro sotto altri post "accusatori": "Ho risposto privatamente alla signora Possetti - ha scritto lui - con la quale c’è stata molta cortesia, e presto ci risentiremo. Era ed è l’unica persona con cui mi pareva e mi pare giusto confrontarmi. Il resto è frinire di cicale (e ricerca di movimento online, che non fa mai male)".