image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Cara Vagnoli (e femministe varie),
sulla morte di Martina parliamo di
responsabilità dei singoli
e comprensione di un testo

  • di Micol Ronchi Micol Ronchi

21 gennaio 2023

Cara Vagnoli (e femministe varie), sulla morte di Martina parliamo di responsabilità dei singoli e comprensione di un testo
Martina Scialdone, 35 anni, è stata uccisa da Costantino Bonaiuti, 61, dopo che a cena si erano rivisti per discutere della loro situazione sentimentale, con la donna che pare non volesse più avere una relazione con lui. Questo ha portato l’uomo a innescare una lite e a spararle. Il magistrato che si occupa del caso ha detto che l’ultimo appuntamento con l’ex disperato può essere un grosso errore, in questo caso fatale, ed insorta l’attivista Carlotta Vagnoli, supportata da Chiara Ferragni e altre femministe, che lo ha accusato di colpevolizzare la vittima. Ma la questione è fuori fuoco (o strumentalizzata?), perché in questo caso basta comprendere un testo scritto (le dichiarazioni del magistrato) che sottolinea l’importanza della responsabilità dei singoli

di Micol Ronchi Micol Ronchi

Quando mi capitano sotto il naso temi di spessore, temi che non toccano nemmeno per sbaglio il triste squallore delle corna tra vip e sexy modelle di lingerie, tendo a farmi da parte, a non esprimere un’opinione; in un mondo dove tutti hanno (a volte) qualcosa da dire, non credo che la mia voce abbia nulla di che da aggiungere ai dibattiti che affollano le colonne dei quotidiani del bel (e non solo) Paese. Ma la polemica sollevata per le parole del magistrato Maria Monteleone mi ha onestamente fatto venire i capelli bianchi. Per chi si fosse perso la triste vicenda, a seguito dell’omicidio dell’avvocato Martina Scialone, il magistrato ha ricordato  che accettare l’ultimo appuntamento, quello chiarificatore, con l’ex disperato può essere un grosso errore; in questo caso fatale. È ovviamente un consiglio, un promemoria che va inserito nel giusto contesto, in una situazione che si configura come potenzialmente pericolosa, come l’assassino in questione, che aveva già dato segnali di grossa instabilità psicologica. Ma l’avvocatessa, per quanto preparata, era umana, sensibile e si è ritrovata in una condizione nella quale non ha avuto scampo.

Costantino Bonaiuti e Martina Scialdone
Costantino Bonaiuti e Martina Scialdone

Fraintendere quello che è stato detto dal magistrati sembrerebbe impossibile, surreale, fantascientifico… e invece anche questa volta l’influencer di turno mi ha tolto ancora fiducia nei confronti dell’umanità. “State colpevolizzando la vittima” ha chiosato la femminista Carlotta Vagnoli, condivisa poi da Chiara Ferragni.  Ma chi ha colpevolizzato la vittima? Quando? La Monteleone ha invitato alla prudenza, alla normale prudenza, la stessa che potrei raccomandare io a mia sorella minore quando mi dice che vorrebbe dare l’ultima possibilità di chiarimento ad un ex che non ho mai digerito. Se stessimo parlando di “beni” e non di relazioni sentimentali, non suggerireste prudenza a quell’amico che se ne gira per quartieri malfamati e ad alto tasso di rapina con un Rolex da 30 mila euro al polso? La riposta è sì. Certo che lo invitereste alla prudenza e questo non vi descriverebbe come dei pazzi paranoici, ma come persone attente ai vostri affetti e di innegabile buon senso. Buon senso che evidentemente (ma non certamente) è mancato nella mente di chi ha voluto vedere del marcio in una serie di ragionevolissime considerazioni. 

Carlotta Vagnoli
Carlotta Vagnoli

Io sono notoriamente una persona orribile, vedo il peggio in tutto e tutti e in questo inutile attacco ho sentito un vago puzzo di strumentalizzazione. Caso vuole che le controparti siano state intervistate proprio da testate blasonate come Repubblica e ribattute da altrettanti quotidiani di valore. A tal proposito, domando quando la smetteremo di dare i megafoni a voci ed opinioni che non dovremmo diffondere eccessivamente nell’etere. “Non siamo noi le carnefici!” ma certo che no. Nessuno l’ha sostenuto, infatti. Ci ricordiamo tutti, vero, che la follia e la violenza non sono sempre solo figli di una brutta cultura patriarcale, ma occasionalmente sono devianze naturali di una mente instabile, pericolosa, paranoica, a prescindere dal contesto culturale in cui è cresciuta?

Se la risposta è “no”, vediamo di fare tutti mente locale. Ok, la società patriarcale esiste, ma anche la responsabilità dei singoli, delle nostre scelte, ha un valore. Personalmente l’eccessivo dolore, quello che diventa ossessivo e che supplica in continuazione, a tutte le ore, che la mattina è “accusa” e la sera “preghiera” mi spaventa. È un animale selvatico, pronto a tutto. E mi inquieta a prescindere dal genere di appartenenza dell’altro. Come mi ricordava un caro amico anni fa: “Chi chiede aiuto con troppa disperazione allontana chiunque”. Ecco, educhiamo l’altro a gestire il dolore, a ricordarsi che siamo tutti liberi di vivere una vita dopo la fine di un amore ed educhiamo noi stesse a non andarci a metterci da sole in tane con lupi travestiti da agnelli. 

More

Parodi percula chi sgonfia le ruote dei suv: “Da attivisti a zanza è un attimo...” [VIDEO]

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Strategie sbagliate

Parodi percula chi sgonfia le ruote dei suv: “Da attivisti a zanza è un attimo...” [VIDEO]

Rush e la più grande “truffa” del rock: perché i Måneskin sono degli influencer come Vacchi e Ferragni

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Bla Bla Bla

Rush e la più grande “truffa” del rock: perché i Måneskin sono degli influencer come Vacchi e Ferragni

Amanda Lear e il segreto di un rapporto duraturo, il brano sanremese dei Modà, Totti e la ludopatia e… a tutto gossip con Roberto Alessi

di Roberto Alessi Roberto Alessi

Torna a casa Alessi

Amanda Lear e il segreto di un rapporto duraturo, il brano sanremese dei Modà, Totti e la ludopatia e… a tutto gossip con Roberto Alessi

Tag

  • Attualità

Top Stories

  • LO SCIAMANO DI GARLASCO: Ritrattone di Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, che parla con l’inconscio (e con gli alieni?). Tra Freud, Kubrick e il Fruttolo: viaggio nella mente dell’avvocato più stropicciato d’Italia

    di Ottavio Cappellani

    LO SCIAMANO DI GARLASCO: Ritrattone di Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, che parla con l’inconscio (e con gli alieni?). Tra Freud, Kubrick e il Fruttolo: viaggio nella mente dell’avvocato più stropicciato d’Italia
  • Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…
  • Omicidio Poggi, SONO DI SEMPIO I CAPELLI CHE CHIARA STRINGEVA IN MANO? Ha provato a difendersi? Castani e lunghi non possono appartenere a Stasi, il “biondino di ghiaccio”, ma ricordano quelli di Andrea al tempo del delitto: una coincidenza?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, SONO DI SEMPIO I CAPELLI CHE CHIARA STRINGEVA IN MANO? Ha provato a difendersi? Castani e lunghi non possono appartenere a Stasi, il “biondino di ghiaccio”, ma ricordano quelli di Andrea al tempo del delitto: una coincidenza?
  • Omicidio Chiara Poggi, NIENTE SANGUE SULLE IMPRONTE MA IL DNA? “Per leccare l’interno del Fruttolo ci vorrebbe la lingua di Star Trek”. Cold case o serie crime? Blackout in laboratorio durante le analisi: ecco cosa è emerso dalla spazzatura…

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Chiara Poggi, NIENTE SANGUE SULLE IMPRONTE MA IL DNA? “Per leccare l’interno del Fruttolo ci vorrebbe la lingua di Star Trek”. Cold case o serie crime? Blackout in laboratorio durante le analisi: ecco cosa è emerso dalla spazzatura…
  • Da sciabolatore a sciabolato? Filippo Champagne con Cruciani: “Ho paura della circoncisione, ma devo”. Il motivo? “Sono stato con una zozza”, e sui preservativi a La Zanzara...

    di Jacopo Tona

    Da sciabolatore a sciabolato? Filippo Champagne con Cruciani: “Ho paura della circoncisione, ma devo”. Il motivo? “Sono stato con una zozza”, e sui preservativi a La Zanzara...
  • Omicidio Liliana Resinovich, il marito Sebastiano SPIAVA LEI E IL SUO AMANTE Sterpin? Come faceva ad avere foto di loro insieme in un hard disk, il cui contenuto è stato svelato da Quarto Grado, che ha dato a un suo amico? Voleva cancellare delle prove?

    di Benedetta Minoliti

    Omicidio Liliana Resinovich, il marito Sebastiano SPIAVA LEI E IL SUO AMANTE Sterpin? Come faceva ad avere foto di loro insieme in un hard disk, il cui contenuto è stato svelato da Quarto Grado, che ha dato a un suo amico? Voleva cancellare delle prove?

di Micol Ronchi Micol Ronchi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

La crociata di Salvini ai monopattini: si studia il limite di velocità

di Maria Francesca Troisi

La crociata di Salvini ai monopattini: si studia il limite di velocità
Next Next

La crociata di Salvini ai monopattini: si studia il limite di...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy