C’è uno spettro che si aggira per Milano. Lo spettro del collettivo delle SUV-versivə. Lotta di classe e ambientalista attraverso il sabotaggio. Quasi a fare eco al motivetto di tanti che, sulla scorta di un Toni Negri (o un Erri De Luca), pensano di poter cambiare le cose così. Ma a Milano abita il ghostbuster degli “zanza”, Roberto Parodi, che non l’ha presa per niente bene e dà un consiglio agli ambientalisti. «L’altro giorno a Milano diversi proprietari di Suv si sono svegliati con le gomme a terra, messaggio sul parabrezza del collettivo anti-Suv. Cioè, ragazzi usate ancora la parola collettivo? Cosa siete, la fanpage di Potere Operaio?» Un linguaggio e un modus operandi, diciamolo, un po’ old-style in effetti. Ma, non paghi, hanno allargato il raggio d’azione anche alle auto green. «Poi, ‘sti fagiani hanno sgonfiato le gomme anche delle macchine elettriche che, per dirvi il livello, non gli vanno bene perché l’energia elettrica utilizzata in parte viene dal fossile».
Per Parodi sorge spontaneo un dubbio: «Allora ragazzi, il vostro obiettivo è di promuovere un messaggio green o solo stare sui coglioni. No perché, da attivisti a zanza è un attimo. Secondo voi, che cosa pensa uno che ha votato per Sala, si è comprato la macchina elettrica, magari per lavoro vende pannelli fotovoltaici o, ancora peggio, le birkenstock, e al mattino si trova la gomma a terra con il messaggio del collettivo? Gli viene voglia di votare Salvini o, come minimo, di comprarsi un naftone. Un po’ come quelli bloccati sul raccordo anulare da quelli del riscaldamento globale». Se questa è la loro strategia, Parodi non la vede bene e dà agli attivisti una dritta: «Ragazzi, lo dico per voi, ‘sta roba in Italia non funziona. Visto che siete una manica di maranza rancorosi e suggestionabili dalle politiche anti-auto, e fate delle minchiate del genere, la gente poi pensa che anche il vostro messaggio sia una minchiata autoreferenziale. Un vero peccato. Che poi, guarda che facce da scemi che in confronto il capo delle sardine sembrava Ryan Gosling». Sigla.