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Chi sono i radical chic? Roberto Parodi:
"Come se Marella Agnelli avesse
raccolto fondi per le Brigate Rosse..."

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

18 gennaio 2023

Chi sono i radical chic? Roberto Parodi: "Come se Marella Agnelli avesse raccolto fondi per le Brigate Rosse..."
Roberto Parodi esce con una nuova pillola, che in qualche modo tocca alcuni dei temi portanti dei suoi video, dai concetti di classe ed eleganza, al concetto di coerenza, passando per politica e costume. Stavolta, il "Parods" ci dedica un momento Quark per spiegarsi chi siano i cosiddetti radical chic e perché risultano incoerenti sia per la destra che per la sinistra

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Nuova lezione del prof Roberto Parodi, orma conosciuto non solo per la sua passione per le auto e i viaggi, ma anche per le sue pillola su cosa sia (e, soprattutto, cosa non sia) la classe e l’eleganza. Dopo aver tagliato le gambe ad astri nascenti del web, da Salt Bae a Eddy Beef, dopo aver detto la sua su nucleare e Tesla, è il momento di parlare di un fenomeno non solo molto diffuso, ma che spesso viene usato come critica, anche se non sempre si conosce bene il significato di quella specifica etichetta. «Ho notato che moltissimi di voi usano a capocchia la parola “radical chic”, per cui vi spiego che cosa cavolo vuol dire. I radical chic sono quelle persone che pur appartenendo a categorie privilegiate, di alto livello sociale ed economico, osteggiano un atteggiamento intellettuale favorevole a temi della sinistra radicale, tipo accoglienza migranti, opposizione alle forze di polizia. Allo stesso tempo, però, i radical chic si guardano bene dall’abbandonare i privilegi, il loro modo di vivere elitario, come vacanze costose, salotti, attici in centro e robe del genere». Della serie: un piede su due staffe; o la botte piena e la moglie ubriaca.

Leonard Bernestin, Felicia Montealegre, e il membro delle Black Panther Don Cox
Leonard Bernestin, Felicia Montealegre, e il membro delle Black Panther Don Cox

«Questo cortocircuito di incoerenza tra idee e vita reale li rende poco credibili agli occhi dei proletari e ipocriti agli occhi dei conservatori. Stanno sulle balle a entrambi. Ma a loro non frega assolutamente nulla, perché qualsiasi cosa capiti, loro passeranno indenni». Ma da dove arriva questa definizione? «La parola radical chic è stata coniata dal giornalista Tom Wolfe negli Anni Sessanta, quando fu invitato dalla moglie del pianista Bernstein nel suo attico a New York, per un gala di raccolta fondi a favore dei Black Panther, un movimento afroamericano di estrema sinistra che si opponeva esattamente al capitalismo statunitense a cui apparteneva Bernestin e tutti gli invitati. Per farvi capire, è come se negli Anni Settanta Marella Agnelli avesse organizzato a Villar Perosa una grande festa per raccogliere fondi per Lotta Continua e le Brigate Rosse». E dopo il momento Quark, Parodi si avvia alla conclusione: «Quindi una questione di coerenza innanzitutto. Se volte dare a qualcuno del radical chic, fatelo ma a ragion veduta». Sigla.

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