Daniele Capezzone, ospite nel pomeriggio su Rete 4 durante il programma 4 di sera condotto da Paolo Del Debbio, ha preso posizione in modo netto a favore del governo Meloni, attaccando duramente l’opposizione, la stampa e le critiche europee. La vicenda riguarda Ahmed Almasri, cittadino libico al centro di un’operazione gestita con profilo riservato dai vertici della diplomazia e dei servizi italiani. Secondo quanto emerso, Almasri sarebbe stato coinvolto in attività di intermediazione tra milizie libiche e attori istituzionali italiani. Fermato per sospetti legami con traffici illeciti, non è mai stato formalmente arrestato né indagato. Secondo le ricostruzioni della stampa, l’Italia avrebbe scelto una linea morbida per evitare ritorsioni sul piano energetico e migratorio da parte della Libia. Nel frattempo, la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per chiarire le responsabilità politiche e amministrative dietro la gestione del caso. Sono stati iscritti nel registro degli indagati due funzionari del Ministero degli Esteri e un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. L’ipotesi è che siano state esercitate pressioni per evitare ogni tipo di attrito con la controparte libica, mettendo a rischio trasparenza e legalità.

Capezzone, in trasmissione, ha sostenuto che la scelta del governo fosse obbligata. “Avessi potuto dare io un consiglio: il toro va preso per le corna. Bisogna andare dritti su queste cose e dire agli italiani tutto intero il problema: se l’Italia avesse avuto un comportamento diverso con questo signore noi avremmo rischiato, così siamo chiari, in cinque o sei giorni una bomba all’impianto dell’Eni in Libia, avremmo rischiato il sequestro di alcune decine di lavoratori italiani, avremmo rischiato cento barconi subito. Ergo, per una questione di sicurezza nazionale, parere mio personale, l’Italia non apre vertenze di questo tipo”. Secondo lui, chi oggi accusa il governo finge di ignorare la complessità del quadro internazionale e il peso delle minacce concrete che l’Italia deve fronteggiare in Libia. “Deve finire questa storia per la quale gli altri hanno il vestito pulito e l’Italia deve prendersi tutti i guai e tutti i guasti del mondo. E i tedeschi ci fanno la morale, e i francesi ci fanno la morale. E Repubblica ci fa la morale, e il Pd ci fa la morale”.

Capezzone è poi passato al contrattacco nei confronti del Partito Democratico, accusando Elly Schlein e i suoi di strumentalizzazione politica e di doppia morale. “Il Pd ha avuto il tesoriere campano pizzicato per una storia di documenti falsi sull’immigrazione (poi noi siamo garantisti, per carità); anziché nascondersi dietro un animale a pelo lungo, vanno in Parlamento a fare sta chiassata? Ma la Schlein, come in una assemblea studentesca, i cartelli con i coniglietti, parlamentari a tredicimila euro al mese con i cartelli con i coniglietti” E chiude con un giudizio lapidario sulla dinamica politica attuale, rivendicando implicitamente l’efficacia della strategia comunicativa di Giorgia Meloni: “Voi siete la polizza d’assicurazione della Meloni, a cui basta stare zitta e appare come l’unica adulta in una stanza di bambini scemi che siete voi”.
