In Commissione d’inchiesta che indaga sulla scomparsa delle quindicenni Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, sparite nel nulla a poca distanza l’una dall’altra nel 1983, è stata ascoltata Rossana Sommei, un'amica di Mirella della comitiva di Centocelle, e anche sua compagna di classe alle superiori. La donna ha parlato del suo ricordo del giorno della scomparsa di Mirella che raccontò alla mamma di aver ricevuto una citofonata da un certo Alessandro mai identificato: “Sicuramente era una persona che conosceva perché altrimenti non sarebbe mai scesa, conosceva chi ha suonato al citofono. Non era diffidente, ma per dire anche alla madre ‘scendo un minuto', sicuramente era qualcuno che conosceva". E sui giorni prima della scomparsa: “Non era cambiata, era sempre uguale, solare, carina nei nostri confronti, era una bella persona. L’ho vista per l'ultima volta a scuola, ma non ho notato che fosse diversa in quei giorni".
Mirella, stando alle sue parole, doveva incontrarsi con questo fantomatico Alessandro a Porta Pia, non distante da casa sua su via Nomentana. Inizialmente si ipotizzò che potessi trattarsi dell’Alessandro che frequentava con lei la scuola media: "Mirella aveva un debole per questo ragazzo. Se lo ha raccontato a noi lo avrà raccontato ad altri amici, tipo Sonia e amici che aveva al di fuori di noi". Sonia De Vito era l’amica del cuore di Mirella, l’ultima persona con cui si è intrattenuta a parlare prima della scomparsa. L’ipotesi è che Sonia abbia raccontato, in questi quasi quarantadue anni, molto meno di quanto sappia realmente. E su un possibile collegamento con la scomparsa di Emanuela Orlandi: "Io non ci ho mai creduto. Io ho sempre pensato che non erano collegabili, perché per me non c'entravano nulla, erano due cose che camminavano su due strade diverse. Non so dire il perché, ma penso a due sparizioni diverse".