Come ogni anno Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ha organizzato un sit-in per ricordarla in concomitanza del giorno del suo compleanno. La cittadina vaticana, scomparsa a soli quindici anni il 22 giugno 1983, lo scorso 14 gennaio avrebbe compiuto cinquantasette anni. Noi di MOW non potevamo mancare e, m insieme a Pietro e tante altre persone che ogni anno vengono da tutta Italia, siamo scesi in piazza Cavour, a Roma, a chiedere ancora una volta verità e giustizia per Emanuela. Un appuntamento fisso, insieme a quello del 22 giugno, anniversario della sua scomparsa. Durante il sit-in Pietro Orlandi ha parlato di tutto quello che è accaduto negli ultimi mesi a proposito del caso della scomparsa di sua sorella, e del coinvolgimento di don Vergari, ex rettore della Basilica si Sant'Apollinare dove Emanuela frequentava le lezioni di musica: “Gasparri ha definito l’audizione di don Vergari un supplizio, affermando addirittura che il Parlamento dovrebbe chiedere perdono a Vergari per averlo convocato, perché è di una certa età, con un filo di voce. Questa è la cosa che mi tormenta. È stato un supplizio per Vergari? Non pensa che sia stato un supplizio anche per chi da 40 anni spera e aspetta che ci sia un po' di giustizia. Ha detto anche che Vergari è stato prosciotto da qualunque accusa. Non è vero. È stato prosciotto perché Pignatone ha chiuso l'inchiesta senza approfondire, quindi non è stato prosciolto perché non ha fatto niente".
E ancora: "Vergari, voleva che la scuola di musica chiudesse per far entrare tanti seminaristi, sapete benissimo quello che faceva lui con i seminaristi. Negli interrati lì sotto dove è stata messa la tomba di De Pedis ci stavano dei letti, ci stavano dei letti e loro la fanno andare lì i seminaristi. L’intercettazione che hanno mandato in onda l’altra sera era l’unica che potevano far sentire. Rizzi, l’ex capo della mobile, mi disse che c’erano delle intercettazioni che neanche in un film porno potrebbero andare. Ce n'è una tra monsignor Vergari e l'ex cerimoniere del Papa. Ci sono delle intercettazioni assurde". Non solo, Pietro ha ripercorso tutti i momenti più importanti di questi quasi quarantadue anni fatti, purtroppo, di depistaggi continui e di indagini per lo più inconcludenti che ancora non hanno portato a nulla. Che non hanno ancora portato ad Emanuela, a capire cosa le sia davvero accaduto in quel caldo pomeriggio d’inizio estate dopo la lezione di musica a nella scuola a Sant’Apollinare.