Proseguono le audizioni in Commissione d’inchiesta che indaga sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Sono trascorsi ormai quarantuno anni da quel caldo pomeriggio d’estate in cui tutto è cambiato. Era il 22 giugno 1983, e il tempo, per la famiglia Orlandi, è rimasto immobile a quelle ore che cambiarono la loro vita per sempre. Emanuela aveva soltanto quindici anni, quando tutti i suoi sogni le sono stati strappati via. Una telefonata a casa per raccontare della proposta di un lavoro. Poi più niente, poi mai più. Cosa è accaduto durante il tragitto dalla scuola di musica a casa? Inghiottita dalla terra. In questi anni di ricerche non si contano nemmeno più le piste fantasiose e i depistaggi che sono stati messi in fila, che hanno allontanato la verità. Che ci hanno allontanato da Emanuela. Recentemente una sua compagna della scuola si musica, ascoltata in Commissione, ha parlato di un legame particolare tra Emanuela e un altro compagno, Alberto Laurenti. Oggi chitarrista e noto compositore di celebri canzoni per grandi artisti come Franco Califano, Renato Zero e Gabriella Ferri, che ha prontamente chiarito la questione: “Ho letto fantasiose elaborazioni della verità che vedrebbero il mio nome accostato a quello di Emanuela Orlandi nel quadro di inesistenti frequentazioni amicali ed ambiziosi progetti artistici: nulla di più falso. Il rapporto tra me ed Emanuela si limitava a timidi sguardi e rapidi saluti tra adolescenti che frequentavano, una volta a settimana, i corsi di canto corale presso l'Istituto Vaticano Ludovico da Victoria di piazza Sant'Apollinare a Roma”.
Alberto Laurenti sarà presto ascoltato in Commissione, e noi di MOW lo abbiamo contattato: “Dopo aver letto cose sgradevoli sul conto di Emanuela ho fatto le mie dichiarazioni all’Ansa e al Tg1 certo di accelerare la mia convocazione. Pietro Orlandi è l’unica persona che sta dando la vita per scoprire la verità”. Il fratello di Emanuela, Pietro, si batte instancabilmente da anni per riuscire ad avere giustizia per sua sorella: “lo vorrei sapere chi mette in giro queste caz*ate (non saprei definirle diversamente). Amava apparire, sognava i riflettori, il mondo dello spettacolo. Ma chi lo dice? Su che base inventano certe cose? Per quale motivo? Solo per insinuare che qualunque cosa fosse accaduta, in fondo se l'è cercata”. Questo dopo che la sua ex compagna di corso ha raccontato di quanto Emanuela “sognasse i riflettori, il cinema, e di entrare a far parte del mondo dello spettacolo”. Dichiarazioni che hanno indignato anche Alberto Laurenti: "Quello che più mi disturba e mi ha spinto ad intervenire, è che si vuol far passare una quattordicenne di quarant'anni fa, un'altra epoca, come una ragazza assetata di fama e successo che addirittura avrebbe sfruttato la presenza tra il pubblico di un programma televisivo per poter raggiungere chissà quale obiettivo pseudoartistico”.