Continuano le audizioni in Commissione d’inchiesta che indaga sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, la quindicenne di cui si sono perse le tracce il 22 giugno 1983. Un’ultima telefonata a casa e poi più niente. Poi mai più. In questi quasi quarantadue anni di ricerche continue da parte della famiglia, tanti sono stati i depistaggi che ancora non hanno permesso di arrivare alla verità, di arrivare a Emanuela. Il giorno della scomparsa si era recata a lezione di musica nella scuola che si trovava nel complesso della Basilica di Santa Maria Maggiore. Un luogo che più volte è entrato, facendo da sfondo, a questa triste storia. Sia perché il rettore, don Vergari, è stato indagato per sequestro di persona, sia perché all’interno della Basilica era stato sepolto Enrico De Pedis, boss della Banda della Magliana. In Commissione è stata udita Maria Teresa Papasidero, anche lei allieva della scuola di musica T.L. da Vittoria frequentata da Emanuela: "Non ricordo niente. Non posso ricordarmi i dettagli sono passati 41 anni, Emanuela neanche la conoscevo".
La donna è stata chiamata anche per chiarire le dichiarazioni rese da Laura Casagrande, un'altra allieva della scuola di musica, che in Commissione ha detto di essere uscita da scuola proprio insieme a Maria Teresa Papasidero e di aver percorso con lei la strada fino a casa: “Io non so se sia tornata a casa con lei o con mia madre o da sola. Mi ricordo soltanto di essere stata a lezione di canto corale. E basta. Poi anche con Casagrande ci incontravamo così, eravamo vicine di casa e a volte andavamo a scuola insieme quando l'orario di lezione combaciava. La conoscevo perché mia mamma conosceva la sua, che era una sarta. Per il resto non eravamo molto amiche, non è che uscissimo insieme o facessimo insieme i compiti. Mentre Emanuela non la conoscevo proprio". E ancora: “Mi stupisce che abbia fatto il mio nome perché non conoscevo Emanuela. Ma se lei dice che quella sera siamo andate a casa insieme sarà vero, ma io non posso dirlo perché non lo ricordo. Anche se trovo strano il fatto di esserci fermate in profumeria, in genere andavamo dritte a casa".