Sabrina Minardi, ex moglie del calciatore Bruno Giordano e amante di Enrico De Pedis, uno dei boss della temuta Banda della Magliana, nota organizzazione criminale romana, è morta a 65 anni. La sua scomparsa, avvenuta venerdì scorso in provincia di Bologna, segna la fine di una figura controversa che, con le sue dichiarazioni, ha avuto un ruolo decisivo nell’aprire nuove piste nel caso della scomparsa di Emanuela Orlandi, la quindicenne cittadina vaticana sparita nel nulla il 22 giugno 1983. La Minardi, che visse a stretto contatto con De Pedis, contribuì ad alimentare il mistero della vicenda Orlandi, quando nel 2006, grazie alle sue dichiarazioni, venne riaperta l'inchiesta sulla giovane scomparsa. Sabrina indicò tre uomini che, secondo lei, avrebbero avuto legami con il rapimento di Emanuela: l’autista di fiducia di De Pedis, Sergio Virtù, Angelo Cassani e Gianfranco Cerboni. Non solo, affermò di aver riconosciuto anche la voce del telefonista che, sei giorni dopo il rapimento, aveva chiamato la famiglia Orlandi. Le sue parole, però, non furono sempre accolte con favore dalle autorità. Sebbene l’indagine sul caso Orlandi riprese vigore grazie alle sue dichiarazioni, nel 2010 Sabrina Minardi fu arrestata per un cumulo di condanne relative a crimini passati, scontando sei mesi in una comunità di recupero.


La giornalista Raffaella Notariale, che ha dato la notizia della sua morte, ha scritto un post su Facebook nel quale esprime il suo dispiacere umano e professionale. "È morta serenamente, come chi sa di aver detto la verità", ha scritto la Notariale. "Si è spenta nel sonno, dopo essere stata dal parrucchiere, si era fatta bionda e bella perché aspettava i suoi affetti più grandi." Un commiato che sottolinea la complessità della figura della Minardi, una donna che ha visto e vissuto a stretto contatto con il mondo oscuro della Banda della Magliana, ma che ha anche contribuito a portare alla luce aspetti inquietanti del caso Orlandi. Non sono mancate polemiche dopo la sua morte. Andrea De Priamo, presidente della Commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, ha risposto alla critica sulla mancata convocazione di Sabrina Minardi in audizione: "Abbiamo richiesto i documenti relativi alle dichiarazioni della Minardi, ma le sue affermazioni sono state ritenute contraddittorie e inattendibili dalle indagini precedenti". De Priamo ha ribadito che la Commissione sta lavorando con serietà per fare chiarezza sulla vicenda, senza cadere nelle false piste e sceneggiature sensazionalistiche, sempre nel rispetto della memoria di Emanuela Orlandi e di altre vittime come la quindicenne Mirella Gregori, scomparsa anche lei nel 1983. Il caso Orlandi resta irrisolto, ma la morte di Sabrina Minardi potrebbe segnare l’ultima pagina di una lunga e tormentata vicenda, fatta di misteri, reticenze e verità taciute. Con Sabrina scompare una delle testimoni chiave di una storia che continua a scuotere l’opinione pubblica e le istituzioni, ma che probabilmente non vedrà mai una risposta definitiva.

