E poi c'era la marmotta che confezionava la cioccolata. Chiara Nasti, influencer da due milioni di follower su Instagram, ha covato e sfornato l'ennesima boiata. Conosciamo bene il gioco e pure le regole: questi personaggi campano così, di sfondone in sfondone. Perciò sarebbe bene evitare di riprenderne le uscite, per quanto fastidiose, e ignorarli in toto. Però alle volte è dura. Certo, mai dura quanto la vita delle "belle ragazze su Instagram" che "Nastilove" ha deciso di proteggere con un lungo video-sfogo social in cui, pur con l'umiltà di non prendersi in causa, lamenta le complessità sottese all'essere gnocca sui social al giorno d'oggi, signora mia. Ci si ritroverebbe, racconta lei, "condannate con un accanimento incredibile", anzi "proprio ammazzate ogni giorno". Da chi? In genere da parte di fanciulle "con cui Madre Natura non è stata altrettanto generosa". L'invidia delle racchie genera mostri, insomma. E nel reame del consenso a ogni costo in cui ogni influencer campa, qualunque critica è subito intesa come tremendo messaggio d'odio, qualcosa che "ti ammazza". La cosa peggiore che si sentono dire su scala quotidiana? Qualcuno arriva a sibillinare che siano, non volesse il Cielo, "rifatte". Quale eresia, che martirio!
"Potete togliermi una curiosità?". Così, con la già citata grande umilità, comincia lo sfogo social di Chiara Nasti, che nel mezzo del delirio chiede pure l'aiuto di "uno bravo, magari proprio uno psicologo" che possa spiegarle la natura di commenti che esulino da cori di "Osanna eh" sotto ai post di ragazze (che lei considera) belle. Nasti è la stessa che, mentre era in dolce attesa del suo primogenito Thiago concepito insieme al marito calciatore Mattia Zaccagni, si pavoneggiava via Instagram di non aver preso troppo peso durante la gravidanza: "le donne incinte ingrassano perché si svaccano, io invece no". Una frase che generò grosse polemiche. Da parte, ovviamente, delle solite invidiose. E pure grasse, tiè. Questa scusa della maternità non può portare via tempo alla personal trainer, rammollite che non siete altro.
Nasti oggi si adombra anche perché le "ragazze belle prese di mira" in genere sono anche "brave, con una personalità enorme e un'essenza bellissima". Il tutto, però, passa in secondo, anzi in ultimissimo piano per via della loro accecante, nonché a tutti gli effetti invalidante, estrema beltà. "Vengono massacrate con commenti di una cattiveria inaudita", poverette, "e non sto parlando di me, eh?". No Chiara, non lo penseremmo mai. Assolutamente. Si sente quanto e come il motore dell'intero pippone sia il più puro e disinteressato altruismo verso le meno fortunate. Eccezion fatta per le bruttine "invidiose", certo, loro sono il vero problema. Un flagello.
Nota nel mondo del web fin dall'adolescenza per via del malcelato sospetto (mai confermato) che si fosse già rifatta il seno prima della maggiore età, Chiara Nasti è un altro di quei misteri che attanagliano i social. Seguitissima su Instagram, ogni suo post scatena migliaia di commenti. Difficile, però, trovarne di positivi. Ne peschiamo giusto uno dal mucchio: "Non so se sia più triste l’ostentazione che osanni in ogni cosa che fai o chi ti segue. Fortuna che sono su questo profilo solo di passaggio! E meno male che sei influencer….di cosa io proprio non saprei". In effetti è difficile stabilire che lavoro faccia. Il suo mestiere pare quello di essere "bella" sempre, nonostante le contingenze. Che stia attraversando una giornata no o perfino una gravidanza, Chiara Nasti si mostra perennemente splendida e in forma smagliante. Forma smagliante che non perde occasione di far pesare a tutti, follower e meno follower.
Dopo una veloce capatina televisiva all'Isola dei Famosi di qualche anno dove ha resistito cinque giorni, ossia appena deve aver realizzato che lì, in mezzo ai cocchi, non le fosse possibile scattarsi selfie, Nasti ha continuato a essere se stessa, ovvero una generatrice automatica di polemiche social tanto sgradevoli quanto pretestuose. Quando una follower, per esempio, ha osato insinuare che il suo piccolo Thiago apparisse "maleducato" in un reel, la nostra ha reagito con la furia dell'orsa JJ4: "Farei attenzione a parlare di chi non conosci perché se non lo sai, questo bimbo sta molto bene economicamente oltre a essere molto sveglio. Magari un giorno sarà il tuo datore di lavoro e dovrai solo ringraziarlo. Ma impara a campare, su!". Se ne deduce, quindi, che l'opulenza renda i figli educatissimi. Nascere poveri, invece, destina a far sviluppare una concreta e irreversibile allergia al bon ton. Dunque, come è evidente, non c'è alcun motivo per cui qualcuno possa prendersela con la ricchissima Chiara Nasti, se non la più bieca invidia dei tanti straccioni invidiosi che, purtroppo, proliferano sull'italico suolo. Ecco, così ha senso.
Se è vero che sono in moltissimi a criticarla per ogni cosa, addirittura per il modo in cui tiene in braccio il figlio sui social, risulta altrettanto chiaro che la nostra non faccia nulla per evitare polemiche. Anzi, che le vada a innescare con commenti rancorosi ed elitari che manco la Posh Spice Victoria Beckham avrebbe osato se ai suoi tempi d'oro fosse esistito Instagram. Del resto, soprattutto di quelli e del clamore mediatico che creano ogni volta, campa. Fa pure bene, visto che il giochetto funziona. E funziona profumatamente da anni.
Era quasi agli albori della "fama", se proprio così possiamo definirla, quando aveva dichiarato: "Non bevo acqua da due anni, ma solo Coca Cola. Perché noi siamo quello che mangiamo e l'acqua non è di mio gradimento". All'epoca, era il 2019, Nasti volava già altissimo su Instagram, lato follower, ma nemmeno quella boiata è riuscita a fermare la sua ascesa pompata ad aria compressa. Oggi Chiara Nasti continua a "chiaranastare" perché ha capito che è così che va. Siamo noi, racchie e invidiose si intende, a non aver compreso, invece, una semplicissima, brutale verità: se questo personaggio, come tanti altri, esiste, può dirsi super popolare e infesta il web con i suoi sfondoni, lo deve a noi e ai nostri like. Forse anche alla nostra puntuale indignazione. Un cane che si morde la coda, in cui i follower sono sia il cane che la coda. Tramite un complesso sistema di specchi e leve. Comuque, menomale che almeno Madre Natura con "noi" è stata "meno generosa". Se non altro, non ci tocca vivere la durissima vita social delle influencer bone. Che sollievo.