Sono seriamente preoccupata per Matteo Salvini, perché mi sembra che soffra di disturbo da stress post-traumatico. Oggi lo vediamo sui social mentre fa la spesa come un pensionato per promuovere l’Esselunga, mentre è palese a tutti che vuole cavalcare l’onda della vittoriosa campagna pubblicitaria della bambina con la pesca. Il giorno prima ha postato riguardo ad un cagnolino maltrattato, preso poi in adozione da una carabiniera, ma che senso ha? Perché basterebbe obbligare tutti i magistrati ad applicare le leggi vigenti in materia di maltrattamento di animali! Magari la tragedia degli sbarchi in Sicilia l’ha traumatizzato, e ora usa i social in quel modo. Avrà forse il timore di intervenire? Perché mi ricordo bene quando nel 2019, da Ministro dell’Interno, aveva più coraggio e fece quasi scudo con il suo corpo per proteggere l’Italia dall’invasione di clandestini, salvo poi farsi processare per quello. Mi sto chiedendo se i post di Salvini siano spot pubblicitari destinati solo ai suoi elettori. Mi sono permessa di scrivere due o tre commenti sotto questi post e qualche suo sodale temerario (non conoscendomi) mi ha risposto tacciandomi di essere una radical di sinistra! Il problema è di queste persone mentalmente non libere, che si sentono al sicuro solo all’interno della propria parte politica. Per chi non mi conoscesse abbastanza, dovete sapere che sono una donna conservatrice, e quindi ho sempre avuto più affinità con la politica di centrodestra. Oggi, però, provo repulsione nel leggere o sentire millanterie dette da chi in teoria dovrebbe rappresentarmi. Durante i governi di Giuseppe Conte e Mario Draghi era bello svegliarsi la mattina, andare al bar, sedersi davanti al giornale con il mio cappuccino e, anche se leggevo tutti quegli allarmismi e disgrazie, avevo comunque il piacere dello sfogo di dire “guarda questi incapaci!”, condito con epiteti di vario tipo. Gli stessi incapaci che oggi ad ogni occasione sbraitano contro il fascismo, ma che, durante la pandemia, al bar non mi fecero più entrare perché non mi ero fatta ricattare dal green pass.
Oggi, invece, che al governo ci sono persone votate da tanti italiani (anche grazie alle tante promesse fatte in campagna elettorale), nel vedere i video di Salvini provo un profondo dispiacere e delusione. Sentimenti che mi causano infinitamente più dolore rispetto alle incazzature che provavo con Draghi. Anzi, direi che quasi mi manca dare addosso a quel nonno severo. Mi si spezza il cuore quando vedo la destra prostrarsi all’arroganza imperialista dei Democrats americani, quando vedo la mia amata Italia invasa quotidianamente da tutti questi clandestini. Per non parlare del Presidente Giorgia Meloni, che sta piazzando tutta la sua famiglia nelle varie posizioni della politica italiana ed europea, salvo poi lamentarsi se i magistrati scarcerano clandestini pregiudicati e già in precedenza espulsi, in barba alle leggi e i decreti in materia di immigrazione illegale. Cara Presidente Meloni, è inutile rimanere basiti per le azioni legali pagate dalle Ong per opporsi alle nuove normative in materia di immigrazione: metti in atto il blocco navale - come da te promesso in campagna elettorale - e vedrai che queste iniziative provocatorie non potranno più verificarsi. E poi, Presidente, come mai ti sei messa a fare la conservatrice solo a parole? Perché, dal punto di vista ideale, il tuo alleato americano e stella polare è Donald Trump, ma tu non hai speso una parola di solidarietà verso di lui quando l’hanno denunciato per la prima volta, e oggi, che è stato scagionato per sempre dalla Corte Suprema degli Stati Uniti per i fatti del 6 gennaio, non hai detto nulla in merito!
Vedere la destra italiana in queste condizioni è imbarazzante! Temo che se il Premier Meloni non sistema la sua immagine sarà la fine e vedremo, purtroppo, il ritorno della sinistra mascherata dal buonismo del finto centro per tornare alla ribalta. Voglio ricordare, però, che l’unico centro che ha un senso deriva dalla parola stessa: centro! E che non deve essere dimenticato. Il centro è un compromesso equo tra destra e sinistra di fratellanza patriottica italiana, forse una chimera… Tuttavia, sappiamo che in Italia il centro è alquanto monotono, e noi italiani in fondo amiamo questo circo infinito. Viva l’Italia e viva le pesche!