La partecipazione di Andrea Scanzi, giornalista de Il Fatto Quotidiano, alla puntata di Piazzapulita di giovedì 30 novembre aveva sollevato non pochi commenti sul web. Il motivo è presto detto. Il suo aspetto, o meglio il suo volto, per buona parte dei telespettatori aveva qualcosa di diverso, e noi di MOW ne avevamo chiesto conto all'esperto Giacomo Urtis: “Sbaglio, o Scanzi ha esagerato un po’ con il botox?”. E alla fine lo stesso Scanzi si è ritrovato a parlare di chirurgia estetica nelle storie del suo profilo Instagram: “Penso che l'importante sia star bene con sé stessi, e penso che discutere se quello o quella sia fatta il ritocchino sia una perdita di tempo. Quella persona sta bene adesso che si è fatta il ritocco? Lo faccia, io ancora non ne ho bisogno, non ne ho avuto bisogno. Non escludo di farlo se un giorno mi guardassi allo specchio e dicessi quella ruga mi fa schifo o mi sento vecchio. Lo farei senza alcun problema. Mi sembra anche abbastanza stupido doverlo specificare, l'importante è star bene con sé stessi, non siamo nessuno per giudicare gli altri. È molto semplice, o sarebbe molto semplice”. E risponde così a chi dice di vederlo ringiovanito: “Purtroppo no perché fra sei mesi faccio cinquant'anni. In forma lo spero. Mangio sano, mi alleno tutti i giorni, gioco a padel, faccio palestra e sto più attento anche all'alcol. Quindi sì, ho perso tre quattro kg, sono in forma per avere quasi cinquant'anni, però ringiovanito purtroppo no”.
E, parlando di un paio di occhiali, ammette di aver fatto ricorso a un’operazione: “Questi occhiali li ho da quattro anni. Prima erano da vista, adesso non ne ho più bisogno perché mi sono operato agli occhi due mesi e mezzo fa, e li ho rifatti fare tutti con delle lenti finte, non graduate, con varie colorazioni diverse”. Chirurgia a ritocchini a parte, ha ricordato il periodo della sua vita in cui per lavoro seguiva il Motorsport: “Non mi manca per niente. Ho conosciuto delle persone stupende lì dentro, colleghi bravissimi molto più di me, grandi uomini di sport. Ho conosciuto Valentino Rossi e Simoncelli, ancora piango se ci penso, però non rimpiango per niente quel periodo, perché è stato un periodo durissimo. Ero sempre in volo, aereo, macchina noleggiata e Valencia, Texas, Malesia e Australia non sapevo neanche dove fossi, vedevo soltanto circuiti. Avevo un pessimo rapporto col direttore Mario Calabresi, scrivevo di cose di cui non volevo scrivere, non avevo una vita privata felice, mi son separato volevo andare al Fatto Quotidiano ma ancora non c'erano gli incastri giusti. Non andava ancora in televisione, economicamente non andava bene praticamente niente, per l'amor di Dio il periodo 2009-2011, a parte poco, è stato veramente disastroso per me”.