“Mentre passeggiavo, con i miei nuovi stent che assicurano al mio cuore di funzionare correttamente, riflettevo su quanta felicità ho avuto in questi tre anni. Principalmente grazie ai miei nipoti”. Così Jeremy Clarkson, nel suo ultimo articolo sul The Sunday Times, si è lasciato andare a una riflessione sugli ultimi anni della sua vita e sulla felicità che gli hanno donato i suoi nipoti. “La mia più grande compie due anni e quindi ha all’incirca le stesse capacità cognitive dell’ultima Ia del governo francese, che pensa che la bomba atomica sia stata sviluppata da Re Erode e che le uova di mucca siano deliziose e nutrienti” ha scritto l’ex presentatore di Top Gear, facendo riferimento al suo ultimo articolo pubblicato sul The Sun. “È esilarante, e quando non lo è, posso semplicemente ridarla a sua madre”. Jeremy Clarkson ha scritto di non volersi dilungare sulle “gioie di essere nonno” perché “tutto ciò che si poteva dire è già stato detto”. Ma ha aggiunto: “ho deciso che è così meraviglioso che voglio che continui il più a lungo possibile. Il che significa che devo fare tutto ciò che è in mio potere per non morire”.
E sulle sue condizioni di salute ha raccontato: “nel corso degli anni ho provato molte volte a mettermi in forma e ogni tentativo è finito in un fallimento perché non mi piace il disagio, detesto andare in bicicletta e trovo e le palestre e tutti quelli che le frequentano strani”. Clarkson ha inoltre raccontato di aver trovato un istruttore si “dilettava in chiacchiere” mentre lo costringeva ad andare sul tapis roulant. “Gli esercizi aerobici e io non andiamo d’accordo. Così ho provato con lo yoga e quell è stato ancora peggio, soprattutto perché passi la sessione a guardare il sedere di qualcun altro e poi ti viene chiesto di tirare la gamba sopra la testa e continuare a tirare finché non ti si stacca”. Jeremy Clarkson, dopo questa fallimentare esperienza, ha capito che gli esercizi al chiuso non fanno per lui, e così ha iniziato a camminare (ovviamente quando non piove). “L’unico problema è che cammino troppo lentamente. Servirebbe un teodolite per capire se mi sto muovendo. Il David di Michelangelo brucia più calorie di me quando sono in giro”. Quindi, ha raccontato Clarkson, ha continuato a ingrassare, rimandano senza fiato. E quando vuoi vedere i tuoi nipoti questo non va decisamente bene. “Così un amico mi ha regalato un Reformer, che è una specie di tavolo da dungeon per or*e, con manette e una parte superiore che scorre avanti e indietro. Naturalmente, non avevo idea di cosa farci, così mi sono fatto aiutare da una ragazza che mi ha spiegato che aveva a che fare con un’attività che si chiama pilates”. Così, Jeremy Clarkson ha provato anche il pilates, e non trovandolo particolarmente difficile, rispetto a palestra e yoga, ha continuato. Nonostante sia faticoso, la sua istruttrice lo starebbe rassicurando sull’ottimo lavoro svolto. “Questo mi rende felice, perché finora mi sono affidato alla fortuna per rimanere vivo. Due anni fa vedevo la vecchia come un noioso groviglio di tubi e interventi di sostituzione al ginocchio. Ora, però, grazie ai miei nipoti, la sto aspettando con interesse. Potrei persino provare quel nuovo farmaco anti-grasso tipo Ozempic chiamato Muntjac. Fa male ed è costoso, ma è meglio che sprecare i soldi per un nuovo orologio”.