Di invasioni, questa volta, nemmeno l’ombra. Roccaraso, dopo il caos della precedente domenica, ha vissuto una giornata quasi svizzera, ordinata, civile, senza la folla oceanica che aveva messo in ginocchio la località sciistica solo sette giorni prima. Un insuccesso, almeno numericamente, come ammette senza troppi giri di parole Angelo Caruso, presidente della provincia dell’Aquila: «Un flop», il suo commento riportato dal Corriere.
Dai 250 pullman della settimana precedente (12 mila persone), si è scesi a quota 40. Cosa è successo? Forse il meteo, forse la neve ormai sciolta all’Aremogna, forse la partita del Napoli contro la Roma, con il timore di rimanere incastrati nel traffico di ritorno e perdersi la diretta. Forse, più semplicemente, il "piano anti-caos" ha funzionato: targhe alterne, numero chiuso per i pullman (100 posti disponibili, 60 prenotati), bagni chimici in numero adeguato, forze dell’ordine in strada. E, soprattutto, niente Rita De Crescenzo.
L’effetto tiktoker al contrario
La regina del "mordi e fuggi" napoletano, quella che con il suo endorsement aveva trasformato Roccaraso in una succursale invernale di Mergellina, stavolta è rimasta a casa. Influenza, ha spiegato, e una precisazione che suona come un avvertimento: «Non prendo soldi dalle agenzie, senza di me non ci sono invasioni. Ora vado a Ovindoli». Il messaggio è chiaro: l’onda social non si ferma, si sposta.
Ma chi c’era, allora, a Roccaraso? Circa duemila napoletani che hanno vissuto la loro giornata di neve con la consueta leggerezza. Qualcuno si è lamentato per le polemiche della settimana scorsa: «Ci hanno chiamato unni e zulù ma non ce lo meritiamo», dicono prima di risalire sui pullman. Hanno pagato 20 euro per il viaggio, con succo di frutta e brioche inclusi nel pacchetto, e si sono portati il pranzo da casa, tra pizze, pastiere e panini. Bambini entusiasti, molti di loro la neve non l’avevano mai vista. Sci? Pochissimi. La maggior parte ha preferito divertirsi con le “padelle” e i “dischi” di plastica, improvvisando discese su quella poca neve rimasta.
Ovindoli prossima tappa?
Ma un tiktoker non poteva mancare. E così, a prendersi la scena è stato Anthony Sansone, che di follower ne ha “solo” 80mila, ma abbastanza per farsi notare. E, soprattutto, per mettersi a litigare prima con il sindaco Francesco Di Donato, poi con il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli. «TikTok non è il verbo, viene prima la legge», gli ha detto il parlamentare, sottolineando come «la nostra Napoli è diversa dalla vostra, noi amiamo Luciano De Crescenzo e Sofia Loren». Sansone, dal canto suo, si è difeso: «Io faccio le cose regolari, ho organizzato un pullman a due piani ma ho tutti i permessi e ho un pub a Casoria, non faccio niente di male».
A dargli manforte, in tutina rosa e trucco pesante, la madre Chiara, anche lei tiktoker. Nel frattempo, dal vicino Molise arrivavano segnalazioni di pullman diretti a Campitello Matese, ma il sindaco Alfonso Leggeri ha ridimensionato subito: «Nessun effetto Roccaraso, ogni domenica abbiamo gente dalla Campania e dalla Puglia, anzi, anche qui abbiamo registrato una flessione».
La domanda ora è: dopo Roccaraso, sarà davvero Ovindoli il nuovo epicentro dell’onda social? Rita De Crescenzo, con la sua capacità di spostare le masse con una diretta, pare averlo già deciso. Le località sciistiche abruzzesi sono avvisate.