Domenica scorsa, Roccaraso non era una località sciistica: era un festival, un rave senza casse ma con tanta neve calpestata da diecimila persone arrivate in autobus da Napoli. Prezzo? Tra i 20 e i 30 euro, tutto incluso. Un’offerta low-cost che ha trasformato l’Alto Sangro in un’enclave di turismo mordi e fuggi, con tanto di rifiuti lasciati a testimoniare il passaggio. Risultato? Vertice d’urgenza tra sindaci e Prefettura e decisione drastica: massimo cento bus sulla SS17, con il primo cittadino di Roccaraso, Francesco Di Donato, che invoca l’arrivo dell’esercito. Ma come si è arrivati a questo mega-assembramento? Facile: social, hype e la formula vincente del turismo usa e getta. Tra i protagonisti, spunta il nome di Rita De Crescenzo, influencer controversa da 1,7 milioni di follower su TikTok, soprattutto per via di un’inchiesta anticamorra (“Sono stata arrestata con l’accusa di spaccio di droga ma ne sono uscita assolta” ha spiegato), e che oggi è diventata una delle regine del trash digitale. Tra balli, canzoni e dirette, ha raccontato l’evento a modo suo, scatenando reazioni a catena. “Non sono responsabile dei disagi”, si difende lei. Ma già rilancia: “Domenica torno e porto il doppio della gente”.
Il problema è lei o le agenzie di viaggio che organizzano i pacchetti a prezzi stracciati? Perché i nomi ci sono: come Partire e Sognare, un tour operator social che punta proprio al turismo di massa senza freni. E qui scattano le domande scomode di Francesco Emilio Borrelli, deputato Avs, non ci sta: “Non è turismo, non è socialità, è solo malcostume. Si deve verificare ogni aspetto di questi viaggi”. E promette un esposto per fare chiarezza. “Tutti hanno diritto a viaggiare ma hanno anche il dovere di mostrare rispetto per le località che li ospitano. Queste agenzie, questi organizzatori possono davvero proporre questi prezzi? Oppure il tutto avviene in nero e con mezzi di trasporto non a norma? Si dovrà verificare. Sto preparando un esposto per richiedere verifiche sugli organizzatori di questi spostamenti, per capire se risultano ricevute e scontrini, se i mezzi di trasporto siano omologati, se sia tutto in regola”. Della stessa opinione anche lo scrittreo Maurizio De Giovanni, che ci ha detto: “Chiunque ha il diritto di spostarsi dove vuole, di andare a fare un weekend e una gita dove desidera, sia chiaro. Diverso è invadere un territorio imbrattando, sporcando, inquinando, e agendo in maniera che si può considerare banditesca. Una cosa è andare in un posto, un'altra cosa è urlare, proporre la propria invadenza e la propria maleducazione. Nel mio modo di vedere, non è giusto deridere le persone per la loro ignoranza o per la loro mancanza di cultura. Ma esistono delle regole, delle leggi e la buona educazione e su questo dobbiamo essere molto rigidi e duri. Trovo inaccettabile invadere un territorio”.