Dopo il problema al cuore e la successiva operazione al San Raffaele di Milano, ecco l’ultima novità per Flavio Briatore: a quanto pare non sarà più mr. Billionaire. All’orizzonte per l’imprenditore piemontese, secondo quanto rivelato da Il Giornale d’Italia, sembrerebbe palesarsi una vendita colossale di alcuni dei suoi business più importanti, incluso il mitico Twiga, stabilimento balneare sulla costa toscana. Un fulmine che stravolge questi giorni di totale relax a Monte Carlo dopo la convalescenza per l’intervento a cuore aperto; ma d’altronde Flavio lo aveva annunciato: “Dopo che ti succedono queste cose ricominci a fare la vita di sempre, anzi, ora meglio di prima perché ho un cuore nuovo”. Una ripartenza sprint per l’imprenditore italiano classe ’50, questa raccontata nei dettagli (e in esclusiva) dalla testata prima citata, la quale rivela che “Briatore sarebbe vicino alla firma per la vendita del Billionaire e di Twiga a un fondo americano”. Le fonti riportate sarebbero alcuni “rumors” che, sempre secondo Il giornale d’Italia, svelerebbero come “la divisione luxury - incorporata da Majestas - verrà venduta per un prezzo che si aggira intorno alla cifra di 180 milioni di euro”. Inoltre, secondo le fonti, alla porta del businessman di Verzuolo, per chiudere questo affare, precedentemente si erano affacciate anche “altre realtà tra cui un operatore turco, un operatore francese e un operatore degli Emirati Arabi Uniti (Dubai e Abu Dhabi)”. Ma perché adesso Briatore avrebbe deciso di vendere (quasi) tutto?
Alcuni hanno visto nelle recenti condizioni di salute di Flavio la vera ragione che avrebbe spinto l’imprenditore a una tale decisione; mentre altri pensano invece a una futura e maggiore espansione del brand Crazy Pizza. Infatti, se quanto pubblicato da Il Giornale d’Italia si rivelasse vero, sotto il controllo di Briatore rimarrebbe proprio la rinomata pizzeria per la quale era stato disegnato un progetto di crescita a livello globale. Seguendo, dunque, quanto fatto con le ultime operazioni che hanno visto, come riporta la fonte, “l’apertura del ristorante in Medio Oriente, Kuwait City dove le venues hanno raggiunto quota 9, considerando quelle già presenti in Europa e Regno Unito, con l’obiettivo di offrire ai propri clienti un menù premium, creare entertainment e valorizzare il made in Italy, in location prestigiose”. A quanto pare ci troviamo di fronte alla fine di un’era, quella caratterizzata dalle estati al Twiga, dove ogni anno si riunivano alcuni dei politici e delle celebrità più in voga, e delle serate al Billionaire di Porto Cervo (incluse le loro varie sedi all’estero); luoghi spesso entrati anche nelle cronache italiane, e che adesso (forse) perderanno il loro creatore…