Comunque sia con il caso Julian Assange abbiamo perso. Noi. Tu che ascolti. Tu che non sai di che cazzo sto parlando. Tutti noi abbiamo perso. E abbiamo perso perché a perdere sono i valori fondanti dell'Occidente che si rivelano solo delle gran cagate di facciata. È questa la gravità. In questi ore sentirete parlare della sentenza sull'estradizione di Julian Assange dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti. Assange in passato ha pubblicato i wikileaks ovvero dei documenti sulle nefandezze fatte dagli americani e da altri nelle carceri di Abu Ghraib, in Afghanistan, in Iraq, torture, tangenti, cose ignobili. Ce chi dice che se estradato verrà ammazzato, c'è chi dice che si suiciderà, chi la pena di morte. Non è proprio questo il punto. Abbiamo già perso perché comunque vada, Assange è recluso da 12 anni prima in ambasciata e poi in carcere solo per aver fatto il giornalista. Il giornalista cazzo. Abbiamo già perso perché noi con Assange e con molti altri casi meno mediatici contraddiciamo i valori occidentali che tanto, ci raccontiamo, ci distinguono. Noi così facendo, girando la testa dall'altra parte come stanno facendo tutti (i giornaloni sono vergognosi: scrivono 20 pagine su Navalny e brevi su Assange. I siti pensano solo alle cazzate per fare click), offendiamo non solo i grandi pensatori a cui dobbiamo tantissimo. Voltaire, gli illuministi, ma anche i nostri nonni e bisnonni che hanno combattuto per una cosa che si chiama libertà di stampa e libertà di parola.
Con la vicenda Assange capiamo che la democrazia e la libertà fanno comodo spesso e volentieri alla facciata ma che a livello di gestione totale della società il nostro modello non è molto lontano dal totalitarismo stile cinese o russo, tanto per dirne due. Le forme sono imbellettate ma quando vai sulle cose serie a toccare davvero il potere la sostanza non varia. Nel caso Assange questo è palese. Ma anche in altri minori. Non ci dimentichiamo per esempio che mai giustizia è stata fatta per la morte di un reporter italiano Andy Rocchelli ammazzato in Donbass quando del Donbass non ne parlava nessuno, dai militari ucraini quelli che adesso sono i buoni e intoccabili. Della serie: di buoni non ce ne sono. Ci sono gli interessi. C’è la propaganda. E poi ci sono o ci dovrebbero essere i giornalisti come Assange. Ma uno a uno vengono fatti fuori o fisicamente o in altri modi tutti. E a perdere siamo noi.